05 Marzo 2025 - 13:19:45

di Tommaso Cotellessa

La polizia di stato di L’Aquila, a seguito di un’articolata attività d’indagine portata avanti dal personale del Commissariato di Sulmona ha identificato 4 persone pregiudicate che, a seguito delle indagini, risultano come presunti responsabili di un furto avvenuto la scorsa estate.

I fatti, risalenti ai mesi scorsi, riguardano il furto di una borsa lasciata incustodita all’interno di un’auto. In particolare, i malfattori avevano approfittato della momentanea assenza della proprietaria del veicolo per sottrarre la borsa in cui erano contenuti i documenti identificativi della proprietaria e la sua carta di pagamento elettronica.

Ad allarmare la proprietaria della borsa erano stati gli avvisi di addebito sul proprio conto corrente di movimenti in uscita e, nello specifico, dei prelievi ad uno sportello bancomat e acquisti effettuati nei supermercati presenti in zona. 

I meticolosi rilievi eseguiti dal personale della polizia scientifica hanno però permesso di rilevare un’impronta digitale sull’autovettura; inoltre, la visione delle immagini riprese dalle telecamere, installate presso lo sportello bancomat e nei supermercati dove la carta di pagamento era stata utilizzata, ha consentito di estrapolare alcuni fotogrammi utili all’indagine. La successiva analisi effettuata mediante il sistema SARI, un sofisticato sistema di riconoscimento delle immagini in dotazione alle Forze di Polizia, forniva una potenziale indicazione sull’identità degli autori del reato.    

La squadra anticrimine del commissariato di Sulmona, partendo da queste prime evidenze ed avvalendosi poi dei più tradizionali metodi di indagine, è riuscita a risalire non solo ai probabili autori del furto ma anche a coloro che avevano illecitamente effettuato i prelievi e utilizzato la carta di pagamento, tutti soggetti con precedenti di polizia per reati dello stesso tenore, rintracciando anche la persona che aveva lasciato l’impronta digitale rilevata sull’autovettura su cui era stato commesso il furto.

Sulla base degli elementi emersi dalle indagini i presunti autori dei reati sono stati deferiti all’autorità giudiziaria che ha ritenuto gli elementi raccolti sufficienti ed idonei per poter emettere la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Le quattro persone raggiunte dal provvedimento, residenti nelle province di Chieti e Pescara, non potranno ora allontanarsi dal Comune di residenza, limitazione della libertà personale che consentirà un più efficace controllo sugli stessi. Resta evidente che le risultanze investigative raccolte dovranno essere ulteriormente valutate nel contraddittorio, attesa la presunzione d’innocenza per tutti gli indagati.