15 Marzo 2025 - 13:08:24

di Martina Colabianchi

I consiglieri Gianni Padovani ed Enrico Verini hanno presentato un’interrogazione sulla funzionalità dello Smart Tunnel, la grande opera tuttora non completata e finalizzata ad ottimizzare la gestione dei sottoservizi del capoluogo di regione.

Nell’interpello si ricorda che 18 mesi fa l’amministrazione, interrogata sul punto specifico, pur non assumendo impegni sull’operatività del tunnel intelligente rassicurò sul fatto che l’opera, per le parti realizzate, era stata collaudata ed in corso di acquisizione al patrimonio del Comune; la messa in esercizio del tunnel completato, inoltre, richiedeva soltanto due veloci opere propedeutiche (sistema rilevazione incendi e rilevazione accessi). Infine, fu assicurato che era stato predisposto il “Regolamento di Gestione” sulla base dei costi comunicati dalla Gran Sasso Acqua. 

«Dopo 18 mesi, purtroppo, – scrivono – le rassicurazioni dell’Amministrazione sono rimaste lettera morta: l’operatività dell’infrastruttura è ancora limitata e sono numerose le lamentele, soprattutto di esercenti commerciali e professionisti, che non riescono ad allacciarsi per problemi burocratici e di rimpallo di competenze alla fibra del tunnel intelligente per Internet ultraveloce. Ed i residenti e gli esercizi del centro restano così senza servizio».

«L’Aquila non sarà mai Smart City – si legge nell’interrogazione – senza la piena funzionalità dei sottoservizi, necessari tra l’altro a rendere disponibile la rete in fibra ottica che supporta gli applicativi avanzati necessari a migliorare l’esercizio di qualsiasi attività.   Senza fibra ottica (FTTH) non avremo mai una città moderna e funzionale, né sarà possibile supportare adeguatamente la ricerca universitaria, lo sviluppo dei poli tecnologici e del terziario avanzato. Lo Smart Tunnel, pertanto, si pone pure l’obiettivo non secondario di attrarre nuove attività, sviluppare la ricerca e favorire l’intrapresa dei giovani aquilani per via della disponibilità di una infrastruttura avanzata».

A 18 mesi dalla precedente interrogazione, e dopo le rassicurazioni pervenute dall’Amministrazione, Padovani e Verini si chiedono quindi per quale motivo manchi tuttora un formale responsabile del tunnel che, tra l’altro, possa provvedere alle manutenzioni, in assenza delle quali alcuni tratti dell’opera stanno già subendo un degrado. 

I consiglieri chiedono, poi, di sapere «se e quando l’Amministrazione comunale intenda rendere operativi i servizi di Internet ultraveloce (Fiber To The Home), e perché il Consiglio comunale non sia ancora a conoscenza del “Regolamento di gestione”, della ripartizione di competenze e dei criteri soggettivi di ripartizione dei costi tra gestori e utenti finali, dettaglio non di poco conto per i residenti in centro storico. La mancata funzionalità dello smart tunnel per Internet veloce costituisce un vulnus gravissimo, insieme alla disastrosa situazione dei parcheggi, per lo sviluppo del centro storico».

«La mancanza di connettività avanzata, inoltre, – proseguono Verini e Padovani – riduce l’attrattività delle zone centrali confermando il preoccupante vuoto di idee del governo cittadino sul recupero di un ruolo funzionale e non meramente decorativo del Centro. Gli aquilani vorrebbero una città normale, un centro vivo e pulsante, pieno di uffici, commercio, attività, studenti, cittadini, di funzioni terziarie avanzate, e per questo bisogna far funzionare senza ulteriori indugi tutti i servizi. Il tunnel intelligente è l’opera infrastrutturale più importante del post sisma, simbolo di rinascita, connubio di tradizione ed innovazione, tale da permettere all’Aquila un vero salto di qualità, verso un originale modello urbano, virtuosa sintesi tra una storia antica ed una moderna attrattività. Obiettivi peraltro ribaditi – concludono – negli stessi programmi di mandato di questa amministrazione comunale, ma tuttora lettera morta per perdurante carenza di programmazione e volontà attuativa.