21 Marzo 2025 - 17:47:20

di Tommaso Cotellessa

La Cgil e l’associazione Carrozzine Determinate, commentando l’incremento dei fondi per la Vita Indipendente fino al 2028 con un importo di 32 milioni, parlano di un vero e proprio “traguardo storico per l’Abruzzo”. La rimodulazione dei fondi europei, presentata dall’assessore regionale Roberto Santangelo è infatti stata approvata all’unanimità nel corso della seduta del 18 marzo scorso del Comitato di Sorveglianza Unico PR Abruzzo FESR – FSE Plus 2021-2027.

Si tratta di un risultato per importante che inciderà in maniera concreta sulle vite di tutti quegli abruzzesi che ogni giorno vivono la disabilità sulla propria pelle o su quella di un proprio familiare, così come sottolineato dal segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e dal responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante.

«Il via libera ottenuto – affermano Ranieri e Ferrante – rappresenta una tappa storica: è dal 2012, anno in cui la legge sulla Vita Indipendente ha visto la luce, anche grazie al contributo diretto del sindacato e delle associazioni, che si attendeva una programmazione pluriennale e stabile. Dopo anni di mobilitazioni, proteste clamorose e, più recentemente, l’incatenamento sotto la neve davanti alla sede dell’assessorato, finalmente l’Abruzzo compie un passo avanti nel garantire diritti e dignità alle persone più fragili».

«Se il sindacato ha svolto un ruolo decisivo in questa partita – aggiungono – rivolgiamo un sentito ringraziamento all’assessore Roberto Santangelo, che ha compreso le ragioni della nostra azione ed ha mantenuto gli impegni presi. Ringraziamo inoltre quei consiglieri regionali che hanno sostenuto la vertenza mantenendo vivo il confronto all’interno del Consiglio regionale. Il risultato ottenuto è il frutto di un impegno collettivo e restituisce all’Abruzzo un’immagine di attenzione concreta verso i diritti umani e l’inclusione».

Importanti, secondo la Cgil, anche le risorse stanziate su altri fronti: dall’invecchiamento attivo al rafforzamento dei centri diurni, fino al potenziamento delle misure legate al “Dopo di noi”.

«Dare continuità ai progetti significa garantire diritti umani. Significa superare definitivamente un’ottica assistenziale, promuovendo l’autonomia, la libertà di scelta e l’integrazione nella società. Uno degli obiettivi della Vita Indipendente – ricordano Ranieri e Ferrante – è proprio quello di evitare che le persone con disabilità debbano vivere in una particolare sistemazione o in istituti residenziali dedicati, garantendo loro il diritto di vivere nella comunità, come tutte e tutti, con la stessa libertà di scelta delle altre persone».