23 Aprile 2025 - 18:50:08
di Vanni Biordi
Clima di forte tensione nel territorio aquilano per il progetto del metanodotto Snam che collegherà Sulmona e Foligno. I comitati civici hanno lanciato un grido d’allarme, denunciando con fermezza la «prepotenza» di Snam e il «silenzio complice della politica».
«Siamo sempre più determinati a combattere contro la prepotenza della Snam che vuole devastare il nostro territorio con il suo metanodotto, godendo della complicità e del silenzio della politica tutta, in un grosso banchetto a discapito dell’ambiente, del paesaggio, delle comunità locali, della loro sicurezza e delle loro attività economiche», ha dichiarato Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata degli usi civici di Paganica e San Gregorio.
Per dare voce al crescente dissenso popolare, l’Amministrazione separata ha indetto un’assemblea pubblica alla villa comunale di Paganica.
Il tracciato del metanodotto, che si snoda per ben 7 chilometri nel territorio di Paganica, interessando quasi 40 ettari, desta viva preoccupazione. Sono stati evidenziati i gravi impatti previsti: la distruzione di preziose cave di tartufi, la compromissione delle coltivazioni di zafferano, la cancellazione di sentieri e il taglio di migliaia di alberi. L’opera infrastrutturale passerebbe inoltre sotto il fiume Raiale e a meno di 200 metri dal Santuario della Madonna di Appari, un luogo di grande importanza religiosa e turistica, intersecando un sentiero attrezzato molto frequentato.
Un punto cruciale sollevato in assemblea riguarda la pericolosità del tracciato in un’area ad alta sismicità:
«È incredibile che chi ha pensato, progettato e deciso il tracciato di questo metanodotto, non abbia preso in considerazione il fatto che qui come altrove esso passa sopra una faglia attiva», sostiene Galletti.
Il presidente dell’Asbuc ha poi ricordato la recente esplosione di un gasdotto in Malesia e, con un riferimento ancora vivo nella memoria locale, ha citato i danni alle condutture di acqua e gas causati dal terremoto del 2009. L’assemblea di oggi pomeriggio è servita anche per definire le prossime azioni di protesta e per ribadire con forza il “no” del territorio aquilano al metanodotto Snam.