03 Maggio 2025 - 09:16:29
di Redazione
Va avanti l’azione dell’animalista Enrico Rizzi per fare chiarezza sull’allevamento di Roio (L’Aquila).
L’attivista ha infatti annunciato ieri dalla sua pagina Facebook di aver depositato presso la Procura della Repubblica «un atto di denuncia nei confronti dell’allevatore per maltrattamento ed uccisione di animali chiedendo il sequestro urgente dell’azienda, nonché per omissioni d’atti d’ufficio nei confronti di tutte le forze di polizia intervenute nell’ultimo anno che non hanno mai proceduto al sequestro degli animali».
Rizzi specifica inoltre che «è servito qualche giorno in più di lavoro per la complessità dei fatti. Adesso tutto è in mano ai magistrati a cui spetta il compito di indagare e agire, spero in fretta».
L’attività era arrivato all’Aquila, allertato dalle associazioni animaliste locali, lo scorso 6 aprile, documentando con dirette Facebook e Instagram, seguite da quasi un milione di persone, la situazione gravissima di cavalli, tacchini, cani e pecore reclusi in recinti pieni di fango, tra escrementi e resti di animali morti.
In quell’occasione, Rizzi e gli animalisti aquilani erano riusciti, inoltre, a mettere in salvo una puledra che versava da giorni in condizioni di salute critiche, stesa a terra con evidenti segni di disidratazione, affidandola alle cure dei proprietari di un vicino maneggio.
L’attivista, impegnato in lungo e in largo per l’Italia e fuori Italia per difendere i diritti degli animali, è poi tornato all’Aquila, in occasione della manifestazione che ha organizzato nel capoluogo, radunando oltre 400 persone, tra cittadini, animalisti e personaggi della politica, che hanno sfilato per le vie del centro storico chiedendo giustizia per gli animali dell’allevamento di Roio.
Nel corso della manifestazione, Rizzi aveva promesso battaglia, annunciando azioni legali.