13 Giugno 2025 - 19:24:04
di Tommaso Cotellessa
«L’Aquila tra le pieghe della storia», questo è il titolo dell’evento, organizzato a L’Aquila dal Ana Michele Jacobucci, che ha visto Guido Bertolaso dialogare con magistrato Fabio Picuti ripercorrendo i drammatici giorni di quell’aprile del 2009 che vide l’Aquila scossa da un terribile sisma.
Bertolaso e Picuti, che in quei giorni ricoprivano rispettivamente il ruolo di capo della protezione civile e di procuratore a L’Aquila, hanno condotto un’ampia riflessione che dal dramma del passato ha affrontato il tema delle ricostruzione, anche guardando al futuro della città dell’Aquila.
Al centro dell’evento l’ultimo libro dello stesso Picuti, in cui l’ex procuratore ha raccontato l’esperienza del suo terremoto. La presentazione del testo ha rappresentato il motivo per costruire un dialogo fatto di scelte e esperienze.
Teatro dell’evento è stata la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di Coppito, uno dei luohi simbolo dei momenti più drammatici e intensi vissuti dalla città dopo il sisma del 2009, in cui Bertolaso non tornava da ben quindici anni.
Nel corso dell’intervista rilasciata durante l’incontro, Bertolaso ha ricordato il sangue delle vittime del sisma ma anche «la partecipazione e la passione di tutti quelli che durante quel periodo hanno trascorso la loro vita, dedicando la loro vita a questa cittadinanza».
In merito al tema della ricostruzione l’ex capo della protezione civile ha ricordato le previsioni da lui stesso esposte nei giorni immediatamente seguenti al sisma.
«L’Aquila, come dissi a quei tempi, non è Los Angeles, non è Tokyo, un terremoto in una delle città d’arte più importanti del mondo significava una ricostruzione molto lunga, dissi “ci vorranno dieci anni per ricostruirla” e fui accolto in questa mia battuta con pomodori, fischi e critiche violentissime. Dopo dieci anni possiamo dire che la ricostruzione dieci anni fa era quasi completata, ormai adesso è stata realizzata, è stata realizzata bene, con impegno, con attenzione, dicendo, ricostruendo com’era e dov’era e questo credo sia un grande successo per tutti quelli che si sono impegnati».
Riguardo la vicenda processuale che seguì il sisma del 2009 e alle critiche mosse da alcune parti civili, in particolare dalle famiglie delle vittime Bertolaso ha espresso massimo rispetto.
«L’ho sempre detto, massimo rispetto per tutto quello che è successo, massima considerazione, penso sempre a quelle vittime, a tutte le vittime, non solamente a quelle che le vittime sono state rappresentate dalle associazioni varie che si sono create. Se avessi avuto un minimo briciolo di possibilità per impedirlo l’avrei fatto ovviamente anche a costo di metterci non solo la vita, ma proprio la partecipazione di tutti quelli che facevano parte della protezione civile».
L’evento, che ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico e la presenza delle più alte cariche civili, militari e religiose della città, ha rappresentato un momento di confronto e riflessione su una delle pagine più dolorose del capoluogo abruzzese.