15 Giugno 2025 - 09:37:51
di Redazione
Il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia (SAP) dell’Aquila Claudia Pace annuncia un sit-in pubblico di fronte alla prefettura del capoluogo abruzzese, per denunciare «la gravissima carenza strutturale di personale, il progressivo impoverimento dei servizi di polizia sul territorio e un carico di lavoro ormai insostenibile, sotto ogni profilo».
Il sit-in si farà, qualora, precisa ancora il Sap, non verranno fornite delle garanzie.
Il Sap esprime «profondo rammarico e forte disappunto per i contenuti del piano di potenziamento del personale recentemente comunicato dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. Le assegnazioni previste per la nostra provincia risultano non solo del tutto insufficienti, ma, per molti aspetti, persino mortificanti, rispetto alle reiterate richieste di rafforzamento delle articolazioni territoriali. L’intero territorio provinciale soffre da anni una carenza strutturale di organico, aggravata da un’età media tra le più alte d’Italia e da un immobilismo totale nei processi di ricambio del personale».
Situazioni particolarmente critiche si registrano presso i commissariati di Avezzano e Sulmona, dove le condizioni operative hanno ormai raggiunto livelli prossimi al collasso: «uffici sottodimensionati, carichi di lavoro insostenibili, servizi garantiti unicamente grazie all’abnegazione e al senso del dovere del personale, spesso costretto a rinunciare a ferie e riposi per assicurare un minimo livello di operatività».
«A questo quadro si aggiunge l’impossibilità cronica di soddisfare le legittime aspirazioni di trasferimento di numerosi colleghi, ostaggi di un’emergenza che è diventata sistema. Desta particolare preoccupazione il fatto che, a fronte di circa 40 pensionamenti previsti nel solo 2025, siano stati assegnati alla provincia appena 10 agenti, di cui 5 neoformati, con necessità di affiancamento e tempi lunghi di inserimento operativo– prosegue il sindacato – Ci domandiamo, in queste condizioni, come sia possibile assicurare la normale funzionalità dei servizi, garantire l’ordine pubblico e affrontare con efficacia i numerosi eventi previsti per il 2025, momenti preparatori a l’anno prossimo in cui L’Aquila sarà chiamata a rappresentare l’Italia come Capitale italiana della cultura».
«Non è più tollerabile continuare a gestire il territorio in regime emergenziale permanente, né si può accettare che, anche nell’estate 2025, personale già ridotto all’osso venga sottratto per essere aggregato in altre province, quando invece sarebbero necessari rinforzi strutturali in entrata, a sostegno dei presidi dell’Aquila, di Avezzano e di Sulmona. La questione del sottorganico non riguarda solo l’amministrazione: è un problema che impatta direttamente sulla sicurezza dei cittadini, sulla qualità dei servizi, sul benessere psicofisico del personale e sull’intero equilibrio operativo delle forze di polizia nella nostra provincia. Rivolgiamo un appello al signor questore e a tutte le autorità competenti affinché si facciano portavoce presso il Dipartimento della reale situazione della provincia e si attivino con urgenza per ripristinare condizioni dignitose di lavoro e di sicurezza per il personale e per i cittadini», sottolinea il sindacato.
Il Sap, inoltre, commenta la notizia della prossima assegnazione di 27 unità delle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) esclusivamente a beneficio delle località costiere della nostra regione: «Una scelta che, ancora una volta, penalizza in modo inaccettabile i territori delle aree interne, già fortemente provati da anni di carenza strutturale di personale, da un’età media elevata del personale in servizio e da un sovraccarico operativo che rischia ogni giorno di compromettere l’efficacia dei servizi e la sicurezza della collettività. Non è più tollerabile assistere a questa costante marginalizzazione dei presìdi di Polizia dell’entroterra aquilano – come Avezzano, Sulmona e la stessa L’Aquila – che continuano a essere ignorati da ogni programmazione equilibrata e lungimirante da parte dell’Amministrazione e degli organi intermedi. È indispensabile che le Autorità competenti intervengano con urgenza per evitare che, oltre al danno, si consumi anche la beffa. Non possiamo accettare che si ripeta quanto accaduto lo scorso anno, quando i pochi neo agenti assegnati a L’Aquila furono immediatamente dirottati verso le località costiere per i servizi estivi. Alla luce della situazione ormai critica che investe l’intera provincia, tutte le risorse umane disponibili devono restare sul territorio».
«La sicurezza delle aree interne non può essere sacrificata ancora: servono scelte responsabili e rispetto per chi vive e lavora nell’aquilano. La sicurezza non può e non deve essere declinata in chiave turistica o stagionale. Gli eventi, le emergenze e le necessità operative non riguardano solo la costa, ma anche e soprattutto le aree interne, dove il personale continua a garantire la propria presenza con sacrificio e senso del dovere, spesso a costo della propria serenità e al di là di ogni limite contrattuale. Chiediamo con forza che venga riconosciuta la pari dignità dei nostri territori e di chi ci lavora, e che vengano adottati, con urgenza, criteri di assegnazione del personale che tengano conto delle reali necessità operative e dei carichi di lavoro. Non resteremo in silenzio. È ora che le Istituzioni dimostrino rispetto per le aree interne, per i poliziotti che vi operano quotidianamente e per i cittadini che vi risiedono», conclude il Sap.
