24 Giugno 2025 - 16:12:03
di Martina Colabianchi
L’Abruzzo dice ‘no’ alla realizzazione del gasdotto Snam che dalla Puglia, passando per la provincia dell’Aquila, arriva in Emilia Romagna.
La Commissione Ambiente del Consiglio regionale abruzzese ha infatti approvato all’unanimità una risoluzione presentata dal consigliere di opposizione Dem Pierpaolo Pietrucci, nella quale, tra le altre cose, si impegna i vertici dell’Esecutivo regionale a «sostenere in tutte le sedi istituzionali, la posizione di assoluta contrarietà della Regione Abruzzo al progetto ‘Linea Adriatica’».
Nello specifico, l’atto impegna la Regione Abruzzo ad approvare una normativa nazionale che, in analogia con l’individuazione delle aree idonee per le energie rinnovabili, assegni alle Regioni il compito di individuare le aree idonee relative alle infrastrutture metanifere, escludendo in via prioritaria i territori ad alto rischio sismico ed idrogeologico, che faccia approvare una nuova normativa nazionale sulle distanze di sicurezza di tali infrastrutture, che sottoponga il progetto Linea Adriatica ad una nuova Valutazione di Impatto Ambientale (l’ultima risale al 2011), che sottoponga il progetto Linea Adriatica ad una approfondita valutazione costi/benefici da parte di un ente terzo, tenendo conto non solo dei costi di realizzazione dell’opera ma anche dei costi per l’ambiente, per il clima, per le economie locali, per la sicurezza e la salute dei cittadini e che apponga il vincolo culturale sull’area di Case Pente a Sulmona, dove, in seguito agli scavi di archeologia preventiva, sono stati rinvenuti reperti e tracce di notevole importanza storica.
Massima soddisfazione è stata ovviamente espressa dal consigliere Pierpaolo Pietrucci.
«Ritengo che questa risoluzione possa diventare, dopo anni di battaglie, il granello che rompe l’ingranaggio di una infrastruttura antistorica e inutile che spendere miliardi di euro all’Italia e all’Europa e i cui costi saranno pagati negli anni a venire dai cittadini – così il Dem in una nota -. Ringrazio il presidente della Commissione Ambiente, Emiliano di Matteo, che in queste settimane ha tenuto il dialogo sempre alto e libero dai lacci della politica, dimostrando coraggio, una leale propensione al confronto e la coerenza di esprimere le stesse posizioni già assunte nel 2009 con il governo Chiodi. Io ebbi il coraggio negli anni di schierarmi contro i governi del Pd che non prendevano una netta posizione di contrarietà alla realizzazione dell’Opera».
«Apprezzo molto l’atteggiamento del Presidente Di Matteo come quello di tutti i membri della Commissione sia di minoranza ma anche di maggioranza hanno dimostrato coraggio e grande capacità di ascolto delle istanze che provenivano dai territori sopratutto dai tanti giovani che sono stati auditi. Sono state diverse le riunioni di commissione che hanno espresso contenuti di alto profilo tecnico e politico sempre volte alla contrarietà dell’Opera. Intendo infine ringraziare il Comitato No SNAM e uno su tutti il “gigante”, straordinario, infaticabile Mario Pizzola, autentico motore di resistenza di questa battaglia ventennale, Legambiente, tutte le associazioni Ambientaliste, la comunità e l’ADUC di Paganica, i consiglieri comunali delle minoranze al Comune dell’Aquila, i sindaci, i tanti giovani a cominciare dallo studente Emanuele Amadio la cui esposizione e l’alto livello dei contenuti espressi in Commissione Ambiente, hanno profondamente colpito e fatto presa sui commissari».
«Mi duole constatare come la SNAM, – prosegue – sempre inviata alla discussione dallo stesso Presidente Di Matteo, come accaduto a me quando ero presidente della Commissione dal 2014 al 2019, abbia preferito ancora una volta essere assente».
«Adesso serve grande unità, assunzione di responsabilità e sopratutto serve metterci tutti al lavoro per dare seguito tecnicamente e politicamente quanto previsto nelle prescrizioni contenute nella risoluzione. Affidiamo al presidente di Regione Abruzzo, a tutti i volenterosi consiglieri regionali e ai parlamentari dell’Abruzzo e agli europarlamentari che già si stanno mobilitando a partire dall’Onorevole Annalisa Corrado, la speranza di salvare le aree interne dell’Abruzzo ma sopratuutto il risparmio di tantissimi soldi pubblici per un’opera la cui inutilità è sancita dalla storia e dal futuro che è già iniziato», conclude Pietrucci.
«La risoluzione del Consiglio Regionale presentata dal Pd, votata all’unanimità da tutti i componenti della Commissione Ambiente, è una presa di posizione chiara e trasversale: la Linea Adriatica non serve e non è accettabile. Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti e di mettere in atto tutte le azioni necessarie per bloccare questo progetto dannoso sia in termini di costi che di tutela ambientale per il nostro territorio», ha commentato anche il segretario regionale Pd Daniele Marinelli sull’accoglimento degli allarmi sull’opera.
«Abbiamo denunciato sempre la pericolosità e l’inutilità del progetto del gasdotto che attraversa aree ad alta sismicità e rischio idrogeologico, danneggiando l’ambiente e la biodiversità – sottolinea il segretario Pd – . Un progetto inutile, perché i consumi di gas in Italia sono diminuiti e le infrastrutture esistenti sono sufficienti per soddisfare la domanda; rischioso, perché, come detto, il tracciato attraversa aree ad alta sismicità e rischio idrogeologico, aumentando il pericolo per la popolazione residente; dannoso per l’ambiente e la biodiversità delle aree che tocca, che ospitano habitat, ad esempio, dell’Orso marsicano e di tante altre specie; costosa, l’opera è lievitata a 2,5 miliardi di euro di costi, coperti solo in parte con risorse UE e per lo più a carico dei cittadini come costi in bolletta. Inoltre la Snam non ha condiviso il progetto con i cittadini, cittadine e i governi locali, ignorando decisioni parlamentari e regionali. Ora la Regione Abruzzo deve esercitare tutta la sua autorità per tutelare gli interessi non considerati, rappresentati dal Consiglio regionale ed evitare che un progetto con tali criticità venga imposto dall’alto. È giunto il momento di prendere una posizione netta e di difendere il nostro territorio».
La nota di Mario Pizzola del Coordinamento “Per il clima fuori dal fossile”
«L’approvazione alla unanimità, da parte della Commissione Ambiente della Regione, della risoluzione con cui si impegna il presidente Marsilio “a sostenere in tutte le sedi istituzionali la posizione di assoluta contrarietà della Regione Abruzzo al progetto Linea Adriatica” è la conferma della giustezza della nostra lotta quasi ventennale contro l’inutile e devastante progetto della Snam».
Così, in una nota, Mario Pizzola del Coordinamento “Per il clima fuori dal fossile”.
«Il voto di oggi rappresenta una evidente smentita dell’operato del governo Meloni che ha autorizzato l’opera. E’ anche una chiara risposta a quanti finora hanno sostenevano che si tratta di una battaglia sbagliata e che, anziché continuare ad opporsi, sarebbe opportuno scendere a patti con la Snam per trattare fantomatiche compensazioni.
Prendiamo atto con soddisfazione che anche i partiti di centro destra hanno espresso con convinzione la loro netta contrarietà, dopo una ponderata valutazione di tutti gli aspetti del problema. E lo hanno fatto nella consapevolezza che l’opera non porterà nessun vantaggio né all’Abruzzo né all’Italia, ma solo danni e rischi per i territori coinvolti.
Nelle scorse settimane come No Snam di Sulmona, L’Aquila e Paganica, siamo stati auditi dalla Commissione regionale e in quella occasione abbiamo spiegato in modo dettagliato perché l’opera è inutile, stante il drastico calo dei consumi di gas; perché essa rappresenta un pericolo per l’Abruzzo interno, area ad elevato rischio sismico, che sarà attraversato dal metanodotto per 106 chilometri; e perché provocherà notevoli danni alle economie locali già in forte affanno.
La Snam, anch’essa invitata dalla Commissione Ambiente a portare le sue ragioni, ha invece preferito defilarsi dimostrando ancora una volta che il suo modo di operare è fatto solo di arroganza e non di dialogo e di confronto con le istituzioni.
Ringraziamo il consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci, da sempre a fianco della nostra lotta, per l’impegno profuso anche in questa occasione, dimostrando che le battaglie, quando sono giuste e per l’interesse generale, vanno combattute fino in fondo.
Ora ci aspettiamo che il presidente Marsilio dia attuazione, nei confronti del governo, a tutti i punti della risoluzione. Tra questi anche la richiesta di apposizione del vincolo culturale sull’area della centrale Snam, a Case Pente di Sulmona, dove gli scavi di archeologia preventiva hanno portato alla luce numerosi reperti, tali da costituire un unicum di elevato valore storico; e dove purtroppo una sciagurata e criminogena decisione della Soprintendenza dell’Aquila ha consentito alle ruspe della Snam di distruggere le tracce di un villaggio risalente a 4200 anni fa, il cui studio avrebbe consentito di riscrivere la storia delle origini di Sulmona».