12 Luglio 2025 - 18:44:12

di Tommaso Cotellessa

Una giacca abbandonata e alcune macchie di sangue. Questi gli allarmanti segnali che hanno insospettito due escursionisti che stavano discendendo dalla cima di Pizzo Cefalone, del massiccio del Gran Sasso.

Seguendo le tracce ematiche, presagio di sventura, i due escursionisti sono giunti a individuare, più a valle, il corpo di una persona.

Immediata è stata la segnalazione al Numero Unico per le Emergenze 112 e l’intervento dei soccorsi.

Sul posto è giunto l’elisoccorso dell’Aquila, oltre a una squadra di terra del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, ma purtroppo per l’uomo trovato a terra non c’è stato nulla da fare, il medico ha potuto soltanto constatare il decesso dell’uomo.

Si tratta, per giunta, di un volto noto in città: Nino Scipioni, storico titolare della concessionaria aquilana.

Dopo l’autorizzazione del magistrato di turno, la salma è stata recuperata e trasportata all’obitorio dell’Aquila.

Il cordoglio del sindaco Biondi

A commentare la triste notizia è il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, che in una nota scrive:

«La notizia della tragica scomparsa di Nino Scipioni ci lascia attoniti e profondamente addolorati. Con lui se ne va non solo uno storico imprenditore dell’Aquila, ma anche un uomo appassionato, legato visceralmente alla sua terra e a quella montagna che tanto amava, e che purtroppo lo ha accolto nel suo ultimo viaggio. Il suo nome è legato alla storia economica e sociale dell’Aquila, e il ricordo del suo impegno rimarrà vivo in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato. A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città, esprimo il più sincero cordoglio e la vicinanza alla famiglia, agli amici e a quanti gli hanno voluto bene. In questo momento di profondo dolore, ci stringiamo a loro con affetto e rispetto».

Il senatore Liris «Ciao Nino, aquilano vero»

«Apprendo della scomparsa di Nino Scipioni con grande sgomento – scrive in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris – Un uomo che ha rappresentato l’anima più autentica dell’Aquila: l’imprenditore tenace, il presidente innamorato del rugby, l’amico della montagna, il cittadino sempre presente, legatissimo alla sua terra».

«Nino era un punto fermo, uno di quelli che ci sono sempre stati. Con la sua storica concessionaria ha accompagnato generazioni, ma il suo nome è legato anche al campo da rugby, alla fatica delle salite sul Gran Sasso, alla capacità di fare comunità. Era uno che non si risparmiava mai, che metteva passione vera in tutto quello che faceva».

Se ne va in montagna, come probabilmente avrebbe voluto. Ma lascia un vuoto enorme in tutti noi.

Mi stringo con affetto profondo alla sua famiglia, ai suoi figli, al genero Luigi Zugaro, a chi gli ha voluto bene.
L’Aquila oggi perde un pezzo della sua storia”