18 Luglio 2025 - 16:03:12

di Martina Colabianchi

Il giudice pre dibattimentale del Tribunale di Avezzano ha ammesso la costituzione di parte civile di 48 tra enti e associazioni nell’ambito dell’udienza che vede sul banco degli imputati Andrea Leombruni, il 57enne di San Benedetto dei Marsi, accusato di aver ucciso a fucilate l’orsa Amarena.

Tra le parti ammesse compare anche il Comune di Villalago, difeso dall’avvocato Domenico Ciancarelli, unico ente comunale costituitosi parte civile.

«Il Giudice ha messo in evidenza a verbale la particolare attenzione del Comune per la salvaguardia di Amarena (ordinanze, presidi e divieti) e, fatto rilevante, la concessione della cittadinanza onoraria all’animale nel 2023; oltre che le numerose attività di sensibilizzazione della popolazione sulla protezione della specie – dichiara Ciancarelli -. Sottolineata anche la valenza culturale dei numerosi convegni tenutisi nel piccolo centro dell’Alta Valle del Sagittario, cui sono seguite pubblicazioni di libri ed opuscoli informativi».

Gli fanno eco le parole dell’avvocato Michele Pezone, che sottolinea che «il fatto che le parti civili siano state ammesse è particolarmente significativo».

Nel merito si entrerà il prossimo 26 settembre, quando il giudice scioglierà le ultime riserve sulle eccezioni procedurali e deciderà se fissare o meno il giudizio per l’imputato.

Il 57enne era finito davanti al Gup lo scorso dicembre, ma gli atti erano tornati in procura per un vizio procedurale: il reato, infatti, non era di competenza del giudice per le udienze preliminari, ma del giudice monocratico. L’uomo è accusato di uccisione di animale e di aver agito con l’aggravante della crudeltà, data dall’assenza di una valida motivazione.

L’orsa Amarena, uno dei simboli del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), fu uccisa a fucilate nella notte del 31 agosto 2023 alla periferia di San Benedetto dei Marsi. L’autore del reato era stato subito identificato. La perizia balistica sul fucile, disposta dalla procura, aveva confermato come il 57enne aveva sparato per uccidere, non per errore o per spaventare l’animale.