30 Luglio 2025 - 10:57:20

di Vanni Biordi

La notizia dell’aggiudicazione dei lavori per il rifacimento della Strada Provinciale 31 “Forulense” nel comune di Scoppito ha destato un comprensibile sospiro di sollievo tra i residenti e gli amministratori locali.

Seicento mila euro, stanziati dal bilancio provinciale, verranno investiti nel rifacimento del manto stradale e della segnaletica, un intervento atteso da anni e destinato a migliorare la sicurezza e la percorribilità di un’arteria stradale definita «di primaria importanza». Ma dietro le dichiarazioni di soddisfazione e i ringraziamenti istituzionali, è lecito chiedersi se questo investimento sia una vera e propria soluzione o un semplice, seppur necessario, palliativo.

Si tratta di un successo frutto di «grande lavoro di programmazione e condivisione con i territori». Le parole del consigliere provinciale Vincenzo Calvisi, delegato alla Viabilità, sottolineano l’importanza dell’intervento, che prenderà il via a settembre con una durata stimata di sessanta giorni.

Gabriella Sette, presidente della commissione Viabilità, rafforza il messaggio, evidenziando come l’amministrazione provinciale stia continuando a «mettere a terra lavori importanti a beneficio delle comunità locali».

Anche il sindaco di Scoppito, Loreto Lombardi, non lesina elogi, parlando di «bellissima notizia e di competenza e sinergia tra amministrazioni locali» come garanzia di interventi utili.

L’aggiudicazione dell’appalto alla ditta Procaccia di Torricella Sicura è, in sé, un passo concreto. Dopo anni di attesa, vedere finalmente i fondi stanziati e le procedure avviate è indubbiamente positivo. La SP 31, come molte strade provinciali, è spesso soggetta a un logorio costante dovuto al traffico e agli agenti atmosferici, rendendo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili.

L’enfasi sulla sicurezza e la percorribilità non è casuale: una strada in cattive condizioni non è solo scomoda, ma può essere estremamente pericolosa. Da questo punto di vista, la soddisfazione espressa è legittima. L’intervento risponde a una necessità impellente, riconosciuta da tutte le parti coinvolte.
Ma, l’annuncio, per quanto positivo, non può prescindere da una più ampia analisi del contesto.

I 600 mila euro per la SP 31 rappresentano un investimento significativo per quella specifica tratta, ma quanto è diffusa la necessità di interventi simili sul resto della rete stradale provinciale? E soprattutto, perché si è dovuto attendere anni per un intervento su un’arteria di primaria importanza? Queste domande sollevano dubbi sulla capacità di programmazione a lungo termine e sulla disponibilità di risorse adeguate per la manutenzione dell’intera infrastruttura viaria. Spesso, gli interventi annunciati sono risposte a emergenze o a situazioni ormai insostenibili, piuttosto che il frutto di una pianificazione preventiva e costante.

L’entusiasmo per i 600 mila euro spesi sulla SP 31 “Forulense” è comprensibile e giusto, poiché ogni miglioramento infrastrutturale è un passo avanti per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. Però, non possiamo limitarci a celebrare l’asfaltatura di un tratto di strada come se fosse la soluzione definitiva ai mali del nostro sistema viario. È fondamentale che questo intervento non sia un evento isolato, ma parte di una visione strategica e di lungo periodo per tutta la rete stradale provinciale. Spesso, le risorse vengono mobilitate solo quando le situazioni diventano critiche, trasformando la manutenzione in una rincorsa affannosa all’emergenza.

Ci auguriamo che dietro questa bella notizia ci sia non solo la capacità di aggiudicare appalti, ma anche la lungimiranza di investire in modo sistematico e preventivo, garantendo che i futuri anni di attesa diventino solo un brutto ricordo del passato. Altrimenti, ci ritroveremo a plaudire alla posa di un nuovo manto d’asfalto, mentre poco più in là, un’altra arteria strategica, come la SP1 Amiternina, nel tratto di Palombaia di Tornimparte, continuerà a sgretolarsi, in attesa del suo turno di primaria importanza.