13 Agosto 2025 - 09:04:55

di Redazione

«Lo avevamo chiesto 6 mesi fa, con una conferenza stampa e nell’apposita commissione consiliare, organo istituzionale del Comune: avevamo chiesto che la gestione della Perdonanza celestiniana fosse incentrata, dopo anni di sperpero di risorse pubbliche, sulla piena trasparenza dei procedimenti e sui principi della buona e corretta amministrazione».

Lo afferma il Partito Democratico aquilano.

«D’altra parte, l’anno passato per il solo allestimento dei palchi erano stati spesi poco meno di 1 milione e 221 mila euro: una cifra astronomica, ingiustificabile. Così come era ingiustificabile ci si fosse affidati al principio dell’emergenza per gli allestimenti, considerato che parliamo della più importante manifestazione annuale cittadina, non certo un evento straordinario e imprevedibile, procedendo in deroga e, così, finendo per affidare il servizio sempre agli stessi soggetti, senza ottenere i benefici dei ribassi che avrebbero garantito gare aperte». 

«Dunque, avevamo avvisato per tempo della necessità di istruire procedimenti a evidenza pubblica, con mesi di anticipo, con una razionalizzazione delle spese – proseguono i Dem – E invece è accaduto che, anche quest’anno, la gara per i service luce e audio per Collemaggio sia stata deliberata soltanto il 1 agosto, a poche settimane dall’inizio della Perdonanza, con la pubblicazione scivolata proprio a ridosso della serata inaugurale. È evidente che, così, si rende impossibile una ampia risposta dal mercato che possa consentire una comparazione tra le offerte in grado di generare anche un risparmio economico; risponderà chi ha risposto, in emergenza, anche negli anni passati».

«Depositeremo una busta chiusa con il nome di chi, secondo noi, si aggiudicherà la gara: scommettiamo di non sbagliare – aggiunge la nota – Come mai ci si è ridotti, di nuovo, all’ultimo momento? Come è possibile giustificare tali procedimenti amministrativi dinanzi ad un evento che si ripete da centinaia di anni? Chi ha deciso di indire la gara anche quest’anno a ridosso dell’evento riducendo le opportunità di partecipazione per le imprese del settore? Il dirigente, il vicesindaco o il sindaco che ha la delega alla cultura? Ci sono enormi responsabilità e chiediamo formalmente un intervento alla Corte dei Conti, perché è chiaro si configuri, da anni, un pesante danno erariale per le casse comunali.  Una situazione non più accettabile».