13 Agosto 2025 - 19:02:11

di Martina Colabianchi

In occasione delle celebrazioni per la 731° Perdonanza Celestiniana, che rappresenta e diffonde i valori più alti della pace e del perdono, non si può non parlare di quanto sta drammaticamente accadendo nella Striscia di Gaza.

Lo aveva già affermato con forza il Partito Democratico aquilano nei giorni scorsi, ma oggi dalle parole è passato ai fatti inviando una lettera aperta all’Arcivescovo metropolita dell’Aquila Antonio D’Angelo e al Comitato Perdonanza.

La richiesta è semplice: la Perdonanza non sia solo spettacoli e divertimento, ma anche un momento di riflessione profonda su quanto accade nel mondo, affinché i valori di Celestino accendano una luce nell’oscurità.

Di seguito il testo completo della lettera.

«Se a Gaza si calpesta la vita, il 14 agosto, vigilia dell’Assunta, a Montesole leggeremo tutti i nomi dei 12mila bambini uccisi il 7 ottobre e dal 7 ottobre. Vogliamo ricordarne i nomi uno per uno, per onorare ognuno di loro e strapparlo all’anonimato. Nessuno è un numero. Ogni persona ha un nome, la sua identità. Tutti hanno pari dignità».

Laddove avvenne il più grande massacro di civili compiuto dai nazisti sul fronte occidentale, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, presidente della Cei e inviato papale per il conflitto russo-ucraino lancerà un appello per «fermare la devastazione della guerra nella Striscia di Gaza. Per la Terra Santa come tra Russia e Ucraina l’unica via davvero percorribile è mettersi attorno a un tavolo per giungere il prima possibile a un cessate il fuoco. La domanda che ci deve inquietare davanti a tanta enorme sofferenza (riassunta nelle lacrime di un bambino o di una madre che piange perché è avvolto in un sudario) è se abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare per la pace».

Una domanda che scuote le nostre coscienze e che non possiamo non porci anche qui all’Aquila, la città del Perdono concesso al mondo da Celestino V.

Ed in occasione della Perdonanza Celestiniana che ci apprestiamo a vivere, non possiamo ignorare l’urgenza di parlare di pace e dialogo tra popoli e religioni in maniera concreta e non astratta.

La festa del Perdono non può essere ridotta a sfilate e concerti, ad una mera spettacolarizzazione; dobbiamo interrogarci sul suo senso più profondo, dobbiamo inserirla nel mondo, sforzarci affinché serva a costruire ponti tra parti in conflitto e per interrompere la spirale d’odio.

Come possiamo vivere una Perdonanza senza chiedere subito il cessate il fuoco a Gaza, come possiamo non utilizzarla per inviare un messaggio al Presidente israeliano Netanyahu per dire basta bombe, basta sparare sui civili in fila per prendere un pacco alimentare, basta morti per la fame! 

Come possiamo non far emergere il grido di dolore dei bambini nella striscia, unendoci al messaggio del cardinale Zuppi?

Come possiamo dimenticarci di pronunciare le parole che insieme allo scrittore israeliano Grossman e tutti gli altri vanno pronunciate: “Stop al genocidio!”.

Riconoscere lo Stato di Palestina, come hanno fatto ultimamente anche Francia ed Inghilterra, smettere di fornire armi a Israele come ha fatto la Germania, serve proprio a questo, a provare a porre finalmente un limite all’indicibile, al massacro di innocenti cui non possiamo assistere inermi.

Per questo, vi chiediamo con forza di rendere la nostra Perdonanza un momento di riflessione, confronto, sensibilizzazione sul genocidio in corso a Gaza. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, certi che troveremo in voi ascolto e sensibilità.

Michele Fina, Senatore 

Daniele Marinelli, Segretario regionale

Pierpaolo Pietrucci, Consigliere regionale

Stefano Albano, Segretario provinciale

Nello Avellani, Segretario comunale

Stefania Pezzopane, Consigliera comunale

Stefano Palumbo, Consigliere comunale

Alessandro Tettamanti, Segretario circolo L’Aquila centro

Quirino Crosta, Segretario circolo Sassa

Deborah Palmerini, Segretaria circolo Paganica

Giorgio Loru, Segretario circolo Arischia