31 Agosto 2025 - 10:12:33
di Redazione
Gran finale, ieri sera, per la 731esima Perdonanza celestiniana, con il concerto di chiusura “L’Aquila a un Tempo Nuovo“, diretto da Leonardo De Amicis che ha visto avvicendarsi sul palco di Collemaggio Giuliano Sangiorgi, Brunori Sas, Francesca Michielin e Gianluca Ginoble e Antonello Venditti accompagnati dall’orchestra sinfonica Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila.
Settemila spettatori per uno show cui ha dato il via Sangiorgi, tornato in città a distanza di due anni.
«Ritornare all’Aquila è un colpo al cuore immenso. Auguri a questa grande città e alla sua gente che si è rialzata a tal punto da diventare capitale italiana della cultura 2026», ha commentato Sangiorgi dai suoi canali social a margine del concerto.
«Domani è già qui», ha concluso, ricordando il ritornello della canzone “Domani”, cantata con altri grandi artisti italiani nell’immediato post-sisma a sostengo proprio della città dell’Aquila e che ha voluto rintonare anche ieri sera.
Oltre ad un piccolo estratto di “Domani”, Sangiorgi ha ripercorso alcuni dei suoi più grandi successi come la più recente “La prima volta”, “Estate”, “Solo per te”, l’energica “Mentre tutto scorre” e “Meraviglioso”.
Brunori Sas, dal palco, ha poi voluto ribadire con forza: «Dobbiamo fare sentire la nostra voce contro il massacro del popolo palestinese, perché domani probabilmente non saremo perdonati dai nostri silenzi», prima incantare la platea con i suoi brani “La verità”, “Canzoni contro la paura”, “Per due come noi”, Al di là dell’amore” e il suo successo di Sanremo “L’albero delle noci”.
La Michielin, che prima del concerto ha tenuto un punto stampa, ha sottolineato la sua emozione: «Sono molto fan di queste terre. Sono felice perché so che è una ricorrenza molto importante, in cui sono tra l’altro insieme ad artisti di grande rilevanza. Sono felice di essere stata scelta per questo momento. Anche a livello paesaggistico, io sono una di quelle artiste che ama stare nella natura per scrivere, per rigenerarsi, per meditare. E qui c’è sempre un’energia molto intensa. In questo momento storico non è giusto solo perdonare, ma anche arrabbiarsi per quello che sta succedendo nel mondo. Io sono cresciuta in una cultura in cui si insegna che perdonare, e perdonarsi, è sempre la soluzione migliore».
“Io non abito al mare”, “Bonsoir”, Quello che ancora non c’è”, Francesca è impazzita”, i successi che ha cantato dal palco.
E’ stata poi la volta di Gianluca Ginoble che ha incantato il pubblico con un coinvolgente madley dei Beatles.
Gran finale con Venditti che ha ripercorso con i suoi brani, parte della sua lunga carriera artistica.
«Tutto il mondo si stringe intorno alla Perdonanza», ha detto prima di intonare canzoni che hanno fatto e fanno ancora cantare intere generazioni: “Che fantastica storia è la vita”, “Notte prima degli esami”, “Peppino”, “Unica”, “Amici mai”, “Alta marea”, “In questo mondo di ladri” e “Ricordati di me”.