03 Settembre 2025 - 16:55:58

di Redazione

«La risposta ufficiale dell’assessore regionale al Sociale Roberto Santangelo all’interrogazione circa la disponibilità di rimborso della retta scolastica bambini 0-6 anni dei Comuni delle aree montane che ho presentato mesi fa, conferma ciò che andiamo denunciando da tempo: non ci sono fondi per finanziare questi bonus previsti dalla L.R. 11/2023 e attesi dalle famiglie. Le risorse disponibili sono state interamente assorbite dal pagamento delle annualità arretrate dell’assegno di natalità, ci spiegano dalla Regione, senza alcuna disponibilità residua per altre misure. Una verità che per il futuro sarà inevitabilmente condizionata dagli effetti del deficit sanitario e sociale prodotto in sette anni di governo della destra: mancano i soldi e a pagarne il prezzo sono famiglie, studenti, anziani e malati, specie quelli delle aree interne. Mi chiedo quali siano le priorità della destra per l’Abruzzo, a 18 mesi dalla riconferma», dichiara il consigliere regionale Antonio Di Marco, che annuncia un’interrogazione per chiedere all’esecutivo regionale come gestirà tale grave mancanza di copertura.

«La situazione è ancora più grave se guardiamo al sociale. In questi giorni ho ricevuto la segnalazione di una famiglia di Lettomanoppello: il marito, affetto da Alzheimer, aveva diritto all’assegno previsto dal piano sociale regionale. L’istanza, presentata a novembre 2024, non è stata finanziata perché, una volta soddisfatte le 101 domande dei casi di disabilità gravissima, le risorse si sono esaurite, lasciando senza sostegno le 130 domande relative ai casi di disabilità grave, pur avendone pieno diritto. Una circostanza che ricalca quanto avvenuto con i fondi per la Vita Indipendente, anch’essi insufficienti rispetto al fabbisogno. Qui non si tratta di procedure o di cavilli, ma di risorse che non ci sono e di famiglie costrette ad affrontare da sole il peso dell’assistenza a malati fragili come il cittadino di Lettomanoppello, non catalogabile come “gravissimo” per avere precedenza sulle erogazioni, comunque con documentazione tale da essere definito “grave” e dunque bisognoso di sostegno».

«Il quadro è chiaro: mentre si annunciano spot e si dipinge un’Abruzzo che non esiste, i cittadini scoprono ogni giorno sulla propria pelle i limiti di un bilancio falcidiato dal buco sanitario e da scelte politiche miopi, a discapito di persone fragili e anche aree fragili: da promotori dell’abolizione del bollo auto, stiamo ancora aspettando di capire quando diventerà realtà a supporto delle aree interne. Il sociale non può essere oggetto di tagli, perché ogni euro sottratto si traduce in abbandono di malati e famiglie. Per questo – conclude Di Marco – chiederò che la Regione individui subito fondi aggiuntivi sia per le rette e i bonus che riguardano le aree interne, per coprire non solo le annualità arretrate, ma anche le nuove graduatorie, garantendo equità e continuità a chi vive la fragilità. Servono risposte immediate, non giustificazioni: la dignità delle persone non può attendere».