03 Settembre 2025 - 16:42:32
di Vanni Biordi
In un contesto di crescente afflusso turistico e di manifestazioni culturali radicate nel territorio abruzzese, la Prefettura dell’Aquila ha ospitato una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Presieduta dal Prefetto Giancarlo Di Vincenzo, l’incontro ha coinvolto i vertici provinciali delle Forze di Polizia, tra cui il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L’occasione ha permesso non solo di celebrare i successi recenti nella gestione della sicurezza, ma anche di delineare strategie future per mantenere alto il livello di vigilanza in una provincia che si estende su un territorio eterogeneo, dal capoluogo montano alle valli della Marsica.
La riunione si è aperta con un sentito ringraziamento da parte del Prefetto ai responsabili delle forze dell’ordine per l’eccellente coordinamento durante la stagione estiva. Eventi di richiamo nazionale e internazionale, come la 731esima edizione della Perdonanza Celestiniana all’Aquila, un rito religioso e culturale che attira migliaia di visitatori e che anche quest’anno ha celebrato il suo antico legame con la figura di Papa Celestino V, la Giostra Cavalleresca di Sulmona, con le sue rievocazioni medievali che animano il centro storico peligno, e il ritiro precampionato del. Napoli calcio a Castel Di Sangro, hanno rappresentato sfide logistiche significative. A questi si aggiungono le numerose manifestazioni sul territorio marsicano, con un focus su Avezzano, polo economico e culturale della terra del dio italico Mamerte.
Questi eventi non sono stati solo momenti di svago e tradizione, ma veri e propri test per il sistema di sicurezza provinciale. L’interpretazione che emerge è quella di una gestione proattiva e integrata: le forze dell’ordine hanno garantito un ordine pubblico impeccabile, prevenendo incidenti e gestendo flussi turistici imponenti senza intoppi. Il Prefetto ha esteso i complimenti anche ai Sindaci dei comuni coinvolti, lodando le loro pianificazioni in termini di “safety e security”, che hanno incluso misure come controlli stradali rafforzati, presidi sanitari e protocolli anti-assembramento. Questo approccio collaborativo ha trasformato potenziali rischi in opportunità di promozione territoriale, rafforzando l’immagine dell’Abruzzo come destinazione sicura e accogliente.
La provincia dell’Aquila, con i suoi 108 comuni sparsi su un’area di oltre 5.000 km quadrati, rappresenta un mosaico geografico complesso: dal Gran Sasso e le sue vette appenniniche al bacino fucense della Marsica, passando per le valli peligna e subequana. I rapporti tra queste aree emergono chiaramente dalla riunione: L’Aquila, capoluogo e centro nevralgico, funge da hub per eventi di portata regionale come la Perdonanza, che irradia influenza culturale su tutta la provincia. Sulmona, con la sua Giostra, rafforza i legami storici con il patrimonio medievale abruzzese, mentre Castel Di Sangro, ai confini con il Molise, si posiziona come snodo sportivo e turistico, attirando flussi dal Sud Italia grazie al ritiro del Napoli.
Avezzano e la Marsica, invece, rappresentano il polo economico più dinamico, con manifestazioni che integrano agricoltura, commercio e intrattenimento. Questa correlazione non è solo fisica, ma anche istituzionale: la collaborazione tra Prefettura, forze dell’ordine e amministrazioni locali crea una rete capillare che supera le barriere orografiche, garantendo una sicurezza omogenea. In un territorio segnato dal sisma del 2009, questi eventi fungono da collante sociale, rafforzando i legami comunitari e stimolando l’economia locale attraverso il turismo.
Nel contesto più ampio, la riunione ha esaminato la situazione generale dell’ordine pubblico, rivelando dati incoraggianti. Al 31 agosto 2025, i reati registrati in provincia mostrano una flessione del 11,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo calo, che continua un trend discendente, può essere attribuito a una combinazione di fattori: l’aumento dei controlli preventivi, l’adozione di tecnologie di sorveglianza e una maggiore sensibilizzazione comunitaria post-pandemia. In Abruzzo, regione storicamente a basso tasso di criminalità rispetto al resto d’Italia, questa diminuzione rafforza la percezione di sicurezza, essenziale per un’economia basata su turismo e agricoltura.
Però, il contesto non è privo di sfide. La provincia dell’Aquila affronta ancora problematiche legate allo spopolamento delle aree interne e a fenomeni migratori che potrebbero influenzare la piccola criminalità, come furti o risse. L’intensificazione dei controlli del territorio disposta dal Prefetto, con servizi interforze concentrati su L’Aquila, Avezzano e Sulmona, appare come una risposta strategica per mantenere questa traiettoria positiva. In un’Italia post-Covid, dove il turismo estivo ha visto un boom, questi dati provinciali si inseriscono in un quadro nazionale di ripresa, ma sottolineano la necessità di investimenti strutturali per prevenire ricadute.
Se da un lato i dati e i ringraziamenti dipingono un quadro roseo, una chiosa critica impone di guardare oltre: la diminuzione dei reati è un traguardo lodevole, ma rischia di essere effimera senza politiche integrate che affrontino le radici socio-economiche della criminalità. In una provincia come quella aquilana la sicurezza non può limitarsi a controlli sporadici, serve un approccio che includa educazione, inclusione sociale e sviluppo sostenibile. Altrimenti, eventi come la Perdonanza potrebbero trasformarsi da simboli di rinascita in scintillanti vetrine, lasciando irrisolte le disparità territoriali. Il Prefetto Di Vincenzo ha tracciato la via, ma ora tocca alle istituzioni tradurla in azioni concrete per un Abruzzo davvero sicuro.