18 Ottobre 2025 - 15:48:18

di Martina Colabianchi

«Bene i pagamenti Pac, ma non cancellano le difficoltà del settore».

È il monito della Cia Abruzzo, che commenta così l’avvio della campagna di pagamenti Pac 2025 con l’erogazione dei primi 18,8 milioni di euro destinati alle aziende agricole abruzzesi. In tutta Italia, Agea, l’Organismo Pagatore del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha erogato nella sola giornata di apertura del 16 ottobre 2025 363,5 milioni di euro.

Tuttavia, le difficoltà strutturali del settore restano evidenti e il rischio derivante dai tagli complessivi alla Pac futura continua a preoccupare.

«Va bene ricevere gli anticipi: sono risorse che gli agricoltori si sono guadagnati con il loro lavoro quotidiano – sottolinea il presidente di Cia Abruzzo, Nicola Sichetti -. Ma non possiamo dimenticare che la Pac post-2027, secondo le stime nazionali, subirà un ridimensionamento significativo: il peso della politica agricola comune scenderà dal 31% al 15% delle risorse complessive, con una perdita di circa 9 miliardi per l’Italia rispetto al periodo attuale. Questo riduce le prospettive di sostegno per le nostre aziende e mette sotto pressione l’intero comparto. Gli anticipi aiutano, ma non sono un regalo».

La Pac attuale ammonta a 378 miliardi a livello europeo, mentre quella futura potrà contare su circa 294 miliardi. «In un periodo segnato dagli effetti del cambiamento climatico, dall’instabilità dei mercati e dalle sfide geopolitiche, servono risorse certe e adeguate, non solo anticipi temporanei», aggiunge Sichetti.

Particolare attenzione va alle aree interne e montane, spesso marginali ma cruciali per l’economia e il territorio regionale. «Presidiare questi territori significa proteggere biodiversità, paesaggio e comunità locali. Sostenere le aziende agricole significa proteggere l’Abruzzo nel suo insieme».

Cia Abruzzo si unisce alla preoccupazione espressa da Cia-Agricoltori Italiani e sostiene l’obiettivo di far cambiare rotta alla Commissione Europea, evitando che si frammenti e si indebolisca una delle politiche fondanti dell’Ue.

«Gli anticipi Pac sono un segnale positivo, ma non devono farci dimenticare le criticità strutturali e i tagli in arrivo – conclude Sichetti -. Continueremo a sollecitare attenzione e sostegno, perché il lavoro degli agricoltori merita risposte concrete e durature. Gli anticipi aiutano oggi, ma senza un flusso stabile di risorse, i tagli continueranno a penalizzare le imprese e a mettere a rischio l’intero settore agricolo regionale».