31 Ottobre 2025 - 15:26:34
di Martina Colabianchi
Un pullman organizzato dalle forze di Polizia ha trasferito il gruppo di migranti che da giorni sostava davanti alla Prefettura e nel centro storico dell’Aquila.
Le persone, tutti uomini fra 20 e 40 anni, arrivati lungo la rotta balcanica e rimasti all’aperto per quasi due settimane in attesa dell’avvio delle procedure per la richiesta di protezione internazionale, sono stati convocati alle 7 davanti alla Questura. Destinazione, varie strutture di accoglienza tra le province di Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia, dove potranno proseguire l’iter amministrativo previsto dalla normativa.
Gli operatori della Questura hanno effettuato gli identificativi e predisposto il trasferimento. Il gruppo di migranti, inizialmente composto da circa 25 persone, è quasi raddoppiato nell’arco di due settimane. Sul pullman sono salite 45 delle 47 persone individuate per la partenza.
Ma la questione ha riacceso, inevitabilmente, lo scontro politico sul tema dell’accoglienza e dell’utilizzo del patrimonio pubblico. Protagonisti, in particolare, il consigliere comunale di Avs Lorenzo Rotellini e il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.
Alla richiesta del consigliere di Avs di aprire un dormitorio pubblico nel capoluogo, parlando di «decine di persone che vivono tutto l’anno per strada, dormendo al freddo e al gelo, senza un tetto e senza un punto di riferimenti», cui si sono aggiunti anche i consiglieri Padovani e Verini che hanno concentrato la loro attenzione su una possibile rifunzionalizzazione dei Progetti Case, il sindaco ha risposto a tono in un post su Facebook.
Respingendo le accuse, il primo cittadino ha rivendicato il lavoro svolto dall’amministrazione, definendo «bestialità» l’idea che a L’Aquila vivano stabilmente decine di persone in strada e ricorda la collaborazione con la Croce Rossa nel progetto “Invisibili”, che attualmente ospita dieci persone «in alloggi veri, non dormitori promiscui».
Biondi sostiene inoltre che l’arrivo dei richiedenti asilo in città non sia casuale, parlando di «arrivo a chiamata» legato a movimenti antagonisti.
Esprimono solidarietà a Rotellini Alessandro Tettamanti e Nello Avellani, rispettivamente segretario del circolo L’Aquila Centro del Partito democratico e del Pd cittadino, che rilanciano la necessità un dormitorio in città, cosa tra l’altro «già oggetto di richiesta dalla consigliera Carla Cimoroni nella passata legislatura e presente nel programma di Stefania Pezzopane candidata sindaca», sottolineano.
«ll sindaco attraverso dei freddi calcoli fatti tramite la media dei dati Istat, – scrivono – stabilisce che all’Aquila ci sarebbero dodici senza tetto e che i richiedenti asilo sono tutti ospitati, mentre gli stranieri che non lo sono sarebbero tutti clandestini o latitanti. Non è così. Basti pensare solo ai tanti neo maggiorenni fino a pochi mesi prima considerati “stranieri non accompagnati” che si ritrovano senza niente o ai tanti altri che, per mille situazioni e motivi, sono legittimamente sul suolo italiano, ma si ritrovano senza un tetto sotto il quale dormire. Può succedere in poco tempo anche a chi non se lo aspetta».
«Situazione che Biondi, colpevolmente, non conosce perché governa evidentemente solo una delle città del suo multiverso: quella nobile e aristocratica. Quella città ricca e arricchita attraverso i fondi arrivati per la ricostruzione, in cui però si è accentuato il divario sociale tra chi ha troppo e chi troppo poco. Il primo cittadino non si è accorto che la ricostruzione lumaca e la non attenzione verso intere aree fuori le poche strade vetrina, hanno contribuito a creare una L’Aquila parallela del disagio, in cui, nonostante l’impegno di tante associazioni, sono esplose mille contraddizioni similari a quelle presenti nelle piccole metropoli, come dimostra l’incapacità che questa destra dimostra nel governarla anche sotto il punto di vista del mero controllo del territorio».
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