22 Dicembre 2025 - 10:26:37
di Martina Colabianchi
Sono in tutto 291 le unità di personale distribuite tra i distretti giudiziari dell’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo assunti nell’ambito del Pnrr e che rischiano, adesso, una grave incertezza occupazionale.
In tutto, in Italia, sono 12.000 i lavoratori a rischiare il posto di lavoro tra addetti all’Ufficio per il Processo, funzionari tecnici, amministrativi e operatori di data entry. I loro contratti scadranno infatti il 30 giugno 2026, ma l’attuale piano di stabilizzazione copre solo una minima parte del personale in servizio, senza peraltro garantire il mantenimento della sede di lavoro.
Con una lettera aperta, la Fp Cgil Abruzzo Molise sottolinea come la perdita di queste professionalità, già pienamente integrate, rischi di paralizzare servizi essenziali e di vanificare gli sforzi compiuti per garantire legalità e fiducia nello Stato.
Tale preoccupazione è condivisa dalle istituzioni locali, con il Consiglio regionale dell’Abruzzo e il Comune dell’Aquila che hanno già approvato atti all’unanimità per impegnare la giunta a sostenere la causa dei lavoratori presso il Governo.
Attraverso le firme del Segretario Generale Luca Fusari e della Segretaria Eleonora Pasquini, la Fp Cgil rivolge un appello specifico ai rappresentanti del territorio.
In particolare, viene sollecitato l’intervento del senatore Guido Quintino Liris, in qualità di relatore della legge di bilancio 2026, affinché venga individuata la copertura finanziaria necessaria per la stabilizzazione totale. Un richiamo diretto è rivolto anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, eletta nel collegio dell’Aquila, alla quale si chiede un impegno concreto per evitare lo svuotamento degli uffici giudiziari e garantire un futuro dignitoso a migliaia di giovani lavoratori pubblici.
Di seguito è allegata la lettera nella sua interezza.
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