10 Novembre 2023 - 19:28:26
di Martina Colabianchi
Stamattina il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, ha pronunciato il suo discorso di commiato durante un incontro con le autorità. Torraco, infatti, da lunedì prossimo prenderà servizio presso la Prefettura di Genova.
Non nasconde l’emozione il Prefetto, presente perché, come da lei affermato, “le funzioni di un Prefetto, come è agevole intuire, comportano soprattutto lo sviluppo di relazioni, che qualificherei umane prima
ancora che istituzionali o professionali, dovendo noi Prefetti, per nostra costitutiva vocazione istituzionale, provvedere per corrispondere al bisogno, alle esigenze della società civile, dei singoli come dei corpi associativi“.
Nel naturale proseguire con i ringraziamenti di rito, quella partecipazione emotiva continua a persistere quando elogia il riuscito “lavoro di squadra” che, dice, ha sempre privilegiato nello svolgimento della sua funzione. “Non ho difficoltà oggi ad ammetterlo in sede consuntiva, – dice – il territorio abruzzese, la provincia aquilana mi hanno offerto un campo di gioco naturalmente predisposto in questo senso: nel
rispetto delle singole posizioni e dei ruoli funzionali, di tutti, ribadisco di tutti, posso dire di aver testimoniato, infatti, in una pluralità di occasioni, la piena e generalizzata disponibilità al confronto e al dialogo partecipativo“.
“Finora in nessun caso, come si può notare, ho inteso personalizzare o storicizzare il mio percorso di vita e di servizio in questo territorio, – dice in un altra parte del suo discorso – richiamando all’attenzione il ricordo di momenti particolari oppure di occasioni più intense o significative di esercizio della funzione. E questo non già perché siano mancati momenti di alto valore o di significativa condivisione sul territorio, beninteso, ma per una mia naturale propensione a non enfatizzare ricorrenze che ritengo siano meglio e più calorosamente custodite, se continuano ad albergare riservatamente nell’intimità del ricordo personale di ciascuno di noi, di chi l’ha vissuto“.
A questo suo “autovincolo restrittivo“, un’eccezione: l’unico momento che ha voluto ricordare, a suo dire uno dei più emotivamente toccanti della sua permanenza a L’Aquila, è stata la visita pastorale di Papa Francesco durante la Perdonanza Celestiniana dello scorso anno. “In poche altre, invero rarissime circostanze della mia non breve vita professionale, infatti, – spiega – ho potuto io stessa testimoniare e vivere una virtuosa, inedita convergenza di intenti e di azioni tra tutti i livelli di responsabilità chiamati a intervenire nell’occasione – istituzionali, ecclesiastici, associativi – per non tacere della composta, esemplare partecipazione all’evento spirituale e sociale da parte della comunità aquilana ed abruzzese, che ho visto in quel giorno speciale, oramai per me indelebile, raccogliersi con devozione filiale per ricevere l’ideale abbraccio di paterna benevolenza e benedizione del Santo Padre Papa Francesco“.
In conclusione, Cinzia Torraco si dice “debitrice di una generosa e calorosa accoglienza così come di un’occasione speciale di crescita, sia umana che professionale” nei confronti dell’Aquila e dell’Abruzzo, auspicando “di aver potuto restituire di me stessa, ponendomi al servizio di questa terra e della sua comunità di appartenenza, almeno quel tanto che serva a custodire nel tempo futuro un reciproco, piacevole ricordo“.
Di seguito il discorso completo del Prefetto uscente.