03 Giugno 2023 - 10:33:03
di Tommaso Cotellessa
Il Consigliere comunale Alessandro Tomassoni de Il Passo Possibile ha annunciato che lunedi prossimo, 5 giugno, approderà in Consiglio comunale l’interrogazione del Passo Possibile sul mancato recupero del Teatro comunale e dei luoghi culturali cittadini.
Tomassoni infatti ha ribadito che in una città come l’Aquila, centro nevralgico di un’intensa e illuminata attività teatrale e musicale, il recupero dei luoghi di cultura che ne hanno caratterizzato nel tempo la storia e l’identità – oggi più che mai indispensabili dal punto di vista sociale e aggregativo – su tutti il Teatro comunale, ma anche il San Filippo, il S. Agostino, l’Auditorium “Nino Carloni” del Castello, il Cinema Massimo, non è evidentemente una priorità dell’Amministrazione.
“A 14 anni dal sisma” ha dichiarato il Consigliere “si parla tanto di ricostruzione sociale ma poi, anche per la generalizzata insufficienza di spazi utili adeguati, è davvero inconcepibile che nulla si faccia per riconsegnarli alla nostra comunità. Come rimanere indifferenti? Per questo abbiamo proposto come gruppo di “IL PASSO POSSIBILE” un’interrogazione a risposta scritta che verrà discussa nella seduta del prossimo Consiglio comunale di lunedì 5 giugno”.
Nell’interrogazione in questione i Consiglieri pongono al centro del documento il restauro del maggior presidio culturale cittadino, il Teatro comunale, che contrariamente ai proclami sulla riapertura annunciata più volte proprio per il 2023 in occasione dei 150 anni dalla sua fondazione e gli auspici del Sindaco per un maggior impulso sugli adempimenti a ciò necessari, l’amara realtà è che i lavori sono fermi al palo da anni e nulla si sa. Nell’ODG vengono posti una serie di quesiti:
Cosa osta alla ripresa e alla conclusione dei lavori? A che punto è lo stato di avanzamento del progetto esecutivo? Quali sono ad oggi, le somme realmente disponibili in cassa? I relativi fondi PNRR a disposizione sono stati intercettati? E ancora: quali sono le eventuali motivazioni di ordine amministrativo e tecnico che non consentono la riapertura del Teatro San Filippo (pronto dal 2017, è stato fatto il collaudo tecnico?) e degli altri indicati? Esiste un cronoprogramma generale d’intervento del Comune unitamente agli altri Enti periferici dello Stato coinvolti nelle varie procedure?
Le Associazioni e le Istituzioni di riferimento che qui fanno e offrono cultura e gli stessi cittadini che vorrebbero beneficiarne al meglio in luoghi adatti e non sottodimensionati, pienamente recuperati nel loro splendore, hanno tutti diritto a risposte chiare, precise e immediate su quando tutto ciò sarà possibile. I Consiglieri parlano di “un’ imperdonabile inerzia e noncuranza progettuale e di spesa da parte del centro-destra cittadino in “perfetta” linea con la generale carenza di interventi di recupero del patrimonio edilizio pubblico e monumentale e a fronte di quotidiani annunci di operazioni finanziate col PNRR che rischiano però di non vedere mai la luce per i tempi realizzativi imposti dall’UE.”