01 Dicembre 2023 - 11:51:52

di Martina Colabianchi

Il TAR Abruzzo ha annullato la determina del Comune dell’Aquila con la quale era stato definito l’assetto organizzativo della Polizia Municipale. Conseguentemente, quindi, annulla la nota del sindaco dell’Aquila con la quale aveva individuato i sostituti Direttori di Dipartimento, tra i quali il Direttore del Dipartimento I, quale sostituto del vertice della Polizia Municipale.

Ad annunciarlo è la FP CGIL che nei mesi scorsi si era posta a sostegno di un dipendente del Comune dell’Aquila che aveva fatto ricorso. A seguire, i rilievi del TAR avevano dato ragione al ricorrente e il Consiglio di Stato, condividendone le risultanze, aveva rigettato la richiesta di sospensiva da parte del Comune dell’Aquila.

Il TAR, infatti, nelle sue argomentazioni ribadiva che il ruolo del Comandante della Polizia Locale può essere attribuito solo a personale inquadrato nei ruoli della polizia locale e che gli addetti al corpo, o al servizio di polizia locale, non possono essere destinati a compiti o mansioni diversi da quelli propri indicati dalla normativa vigente. Quindi, di fatto, la nomina a Direttore di Tiziano Amorosi risulterebbe illegittima.

Il Comune dell’Aquila aveva poi fatto, quindi, ricorso in appello al Consiglio di Stato non solo contro il ricorrente, ma anche contro la Regione Abruzzo in persona del Governatore Marsilio per l’Annullamento previa sospensione della sentenza TAR Abruzzo.

Un’altra vittoria per il Sindacato, per le lavoratrici e per i lavoratori del Comune dell’Aquila – dichiara FP CGIL a seguito dell’annullamento della determina – una battaglia portata avanti a sostegno della legalità e nell’interesse collettivo. La FP CGIL coglie l’occasione per ringraziare l’Avv. Carlo de Marchis per il prezioso lavoro svolto a sostegno della Funzione Pubblica Cgil della provincia dell’Aquila“.

Proprio questo tema è stato al centro della V Commissione consiliare Garanzia e Controllo, riunitasi questa mattina nella sede comunale di Villa Gioia.

L’intenzione di questa Commissione è cercare di avere risposte su una vicenda che ormai si tracina da anni e che è ormai un contenzioso infinito tra tribunali e Comune dell’Aquila“, spiega il presidente Stefano Palumbo.

“Chiediamo conto all’Amministrazione su quali siano le intenzioni rispetto alle decisioni future da assumere, fermo restando che in realtà c’è ancora pendente un appello al Consiglio di Stato da parte del Comune dell’Aquila che, spero, si esprima a breve in modo da chiarire ulteriormente questa situazione piuttosto confusa che in un momento in cui si fa un grande richiamo alla sicurezza di ordine pubblico sarebbe assolutamente necessario definire una volta per sempre”.

Assumere un direttore che possa effettivamente accedere a quell’incarico senza problemi sarebbe la via di uscita più semplice e risolutiva che, però, è del tutto evidente che l’Amministrazione comunale non vuole percorrere. Cerchiamo di capire quale è il motivo, anche se è facilmente immaginabile“, conclude Palumbo.

Dure le opposizioni:

“La sicurezza in città è un problema che questa amministrazione intende risolvere? Tra tutte le possibilità che avrebbero a disposizione per affrontare l’annoso contenzioso sul comando della polizia municipale, l’unica che l’amministrazione non intende prendere in considerazione è quella risolutiva della nomina tramite concorso di un comandante in divisa, come la legge regionale impone e per ben due volte il TAR ribadisce“.

Poi l’ombra della decisione di declassare il Comando di Polizia municipale “a semplice ufficio che, sempre secondo le minoranze in Consiglio comunale, la Giunta sarebbe disposta a prendere pur di non arretrare. Questa scelta comprimerebbe “l’autonomia che un corpo di polizia dovrebbe avere” incidendo, così, “ancora meno sulle questioni di pubblica sicurezza in città“.

“Del resto, oggi, in commissione di Garanzia e Controllo, l’assessore Cucchiarella non ha inteso smentire le voci di un declassamento. Il personale manca, la stessa assessora Cucchiarella dichiarò che si era sotto di una cinquantina di agenti, e dopo la sentenza TAR che non riconosce Amorosi come dirigente e azzera tutte le scelte dell’amministrazione, manca anche il comandante“.

Declassare il Comando – proseguono le opposizioni – sarebbe un’idea che, qualora confermata da atti formali, rappresenterebbe una mortificazione al ruolo di capoluogo di Regione della nostra città, ancor di più in un momento come quello che stiamo vivendo in cui la richiesta di sicurezza arriva a gran voce dalla cittadinanza“.

Il paradosso è che L’Aquila ha un dirigente “speciale” per seguire i grandi eventi cittadini, – l’ultimo affondo – ma al momento nessun comandante di polizia municipale, neanche ad interim, visto che anche con un giudizio Tar pendente, l’amministrazione non si è premunita di farsi trovare preparata“.