19 Dicembre 2023 - 18:06:33
di Martina Colabianchi
“Abbiamo assistito al solito spettacolo di un documento privo di visione e strategia calato dalla giunta e votato dalla maggioranza senza neppure discuterlo. Un Dup che certifica la strategia elettorale del sindaco, a cominciare dalle risorse Restart (quelle della ricostruzione economica e sociale) usate come bancomat elettorale finanziando una miriade di eventi ed iniziative, senza l’ambizione di costruire un sistema cultura in grado di produrre ricchezza e posti di lavoro come una vera attività produttiva, esponendo quindi le realtà culturali aquilane al collasso quando tali risorse saranno terminate“.
E’ quanto afferma il capogruppo del Partito democratico Stefano Albano in merito alla discussione tenutasi ieri sul Dup (Documento Unico di Programmazione) e sul bilancio di previsione del Comune dell’Aquila.
“Stessa cosa – prosegue – sullo sport dove ci si accontenta della medaglietta di Città europea dello sport dello scorso anno senza produrre misure o investimenti concreti. Nel turismo poi si certifica la mancanza di idee di questa amministrazione, il progetto portante infatti è quello di mettere in rete i vari sportelli Iat (Informazione e Accoglienza Turistica) e info point presenti in città, un’operazione questa che si discuteva già negli anni ’80 e che oggi non può rappresentare ancora un obiettivo, ma soltanto un prerequisito“.
“Infine insufficienti disposizioni relativamente la qualità della vita, dalla sanità dove manca una pur minima rotta, assente persino la proposta del sottoscritto votata all’unanimità dal consiglio nel dicembre 2022 di destinare parte dell’ingente patrimonio immobiliare pubblico per moltiplicare i presidi di sanità territoriale, in particolare nelle frazioni e periferie della città, fino alla lotta alla povertà o le politiche per la disabilità. Nemmeno l’entusiasmo di riportare l’assise civica a Palazzo Margherita è servita ad alzare l’asticella della discussione“, conclude Albano.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri colleghi delle opposizioni.
“Un documento corposo, di circa trecento pagine, ben collezionato dai dirigenti che hanno svolto un egregio esercizio amministrativo – rileva Massimo Scimia del Passo possibile -. La Sezione Operativa del documento, così come strutturata, non ci permette di valutare eventuali progressi sull’attività programmata da questa amministrazione negli anni precedenti“.
“Inoltre – aggiunge Scimia – è chiaro che si tratta di interventi a spot, slegati tra loro, senza alcuno studio di prospettiva ma nati sulla ‘emotività’ del momento. In ultimo, il complesso mondo delle frazioni che è legato a doppio filo con la città, se non per i soliti luoghi, è lasciato nell”oblio”.
“10 ore di Consiglio comunale, maggioranza chiusa a riccio – dice dal canto suo Stefania Pezzopane, del Partito democratico -. Un bilancio ed un Dup fotocopia degli anni passati. Le opere pubbliche rimangono ferme e si ripropongono ogni anno tal quali, le frazioni continuano ad essere abbandonate. E questo nonostante le cifre enormi di risorse, centinaia di milioni di euro che grazie ai governi Conte 2 e Draghi sono arrivati e che vengono spesi senza programmazione strategica. Una maggioranza senza idee che nemmeno ascolta le idee degli altri“.
“In Consiglio comunale ho discusso il mio emendamento per aprire, tramite Afm, un dispensario farmaceutico in centro storico: chiaramente è stato bocciato dalla maggioranza – commenta Paolo Romano di Italia Viva -. L’assessore De Santis nel suo intervento ha espresso la volontà di aspettare il nuovo piano delle farmacie che andrà in approvazione a gennaio; un piano che doveva avere una durata di due anni e che vede l’ultimo fatto nel 2016 dalla precedente maggioranza di governo. Un piano che comunque non vedrà certo aumentare il numero delle farmacie senza ottenere una deroga dalla Regione Abruzzo. L’assessore però, in contrasto a quanto dichiarato in commissione, oggi ha espresso la volontà di ‘dare la possibilità alle farmacie private di poter ritornare in centro’ e che comunque, qualora non ci fossero altre strade, l’idea del dispensario farmaceutico è ottima per offrire una risposta ai cittadini“.
“L’unico emendamento approvato tra quelli che ho presentato – aggiunge Romano – è invece quello che permetterà la redazione di un regolamento sulla gestione dei fondi per la ‘non autosufficienza’ così da dare ai cittadini che possono beneficiarne certezza nei tempi di erogazione, nelle modalità e procedure. Spero anche che il milione e mezzo che si ha a disposizione sul fondo povertà, accumulato solo negli ultimi due anni, venga presto pianificato e speso a favore delle fragilità che in città sono in costante aumento”.
“Il dup non affronta la questione principale – fa osservare Enrico Verini di Azione – che città stiamo costruendo? Una città vera, con le sue funzioni che la facciano vivere durante il giorno o una città set cinematografico, spoglia dalle sue funzioni, senza scuole, che offre una cartolina per i (pochi) turisti che verranno?“.