20 Dicembre 2023 - 18:14:01

di Martina Colabianchi

Nella seduta consiliare del 18 dicembre è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno sulla tutela e valorizzazione del fiume Aterno.

L’odg, presentato dai consiglieri del Passo Possibile Massimo Scimia, Elia Serpetti, Emanuela Iorio e Alessandro Tomassoni, arriva dopo l’ultima esondazione avvenuta lo scorso novembre a causa del maltempo, così come era accaduto anche ad inizio 2023.

Mentre in altre realtà i corsi d’acqua rappresentano un valore aggiunto, il nostro fiume è in palese sofferenza – spiegano i consiglieri -. Noi aquilani, negli anni, lo abbiamo colpevolmente sfruttato senza restituire nulla in termini di investimenti a difesa e valorizzazione dell’ecosistema fluviale“.

Un altro aspetto ad essere molto trascurato, secondo il Passo Possibile, è quello relativo alla valorizzazione delle potenzialità del fiume:

Quanti cittadini ne conoscono gli scorci, quanti il suono delle sue acque, quante attenzioni mancate, quanta anaffettività per il nostro territorio che inevitabilmente paghiamo quando il fiume, orfano della sua città, bussa e ci ricorda della sua esistenza, bussa e ci ricorda che possiamo anche non valorizzarlo, rinunciando ai benefici legati alle sue potenzialità, ma non possiamo permetterci il lusso di abbandonarlo”.

Risale infatti al 19 dicembre 1999 l’ultima grande esondazione con disagi e allagamenti sull’aquilano – proseguono – quando ad essere particolarmente colpiti furono i Comuni della bassa valle (L’Aquila e Fossa). Nel tempo poi si sono susseguiti diversi straripamenti di minore entità (principalmente nella zona tra Bazzano e Onna) nel 2011, nel 2020, fino a quelli “bissati” nel 2023 nei mesi di gennaio e novembre“.

In occasione delle esondazioni, nelle località sopra menzionate, si è osservata una importante riduzione della sezione idraulica del fiume da attribuirsi alla presenza nel greto di materiale detritico, di una notevole quantità di porzioni di tronchi, di fusti e ramaglie depositatesi che, nel loro insieme, hanno alterato le condizioni di normale deflusso con conseguente rottura degli argini e tracimazione delle acque“.

Fortunatamente qualcosa si sta muovendo: nel 2015 è stato approvato il Protocollo d’Intesa del Contratto di Fiume dell’Aterno, – continuano – nel 2017 è stata costituita la Cabina di Regia del Contratto di Fiume che vede il Comune  dell’Aquila Capofila, con Deliberazione di Giunta n. 566 del 23.11.2023 il Comune dell’Aquila ha preso atto ed approvato lo Scenario Strategico ed il Piano di Azione del Contratto di Fiume dando mandato al Settore Transizione Ecologica PNRR PNC e Protezione civile per la predisposizione di tutti gli adempimenti di competenza“.

“Con questo ordine del giorno, condiviso con l’Assessore Fabrizio Taranta, si è inteso rafforzare quanto emerso nel corso della riunione tenutasi l’8 novembre u.s. con i Sindaci dei Comuni coinvolti e quindi sollecitare il confronto con il Genio Civile della Regione Abruzzo, principale responsabile del Fiume Aterno, per l’omogeneizzazione degli interventi di rispettiva competenza. Come denunciato dai Sindaci, è necessario infatti non solo coordinare gli interventi dei diversi Enti ma anche fare in modo che tutte le azioni, nelle more della completa attuazione del Contratto di Fiume, abbiano come principale obiettivo quello di monitorare ed eliminare con tempestività le situazioni di pericolo e rischio idraulico eventualmente note e di prevenirne ulteriori“.

Il recupero e la rigenerazione dei fiumi rappresentano una straordinaria opportunità per la tutela ambientale e la salvaguardia della biodiversità ed assume una importanza strategica nella valorizzazione socio-economica dei territori. Molte attività, legate in particolare all’agricoltura e all’allevamento, dipendono ancora oggi dalle condizioni di vitalità dell’Aterno e dei suoi affluenti. Tutto questo senza considerare che non si può sempre rincorrere l’emergenza ma si deve dare un significato tangibile alla parola “prevenzione” con azioni pianificate e risorse adeguate“, concludono.