05 Febbraio 2024 - 16:39:50
di Giustino Masciocco
Oramai, la società Centro Turistico Gran Sasso S.p.A., con capitale interamente nelle mani dei cittadini aquilani, sembra non trovare pace.
Si sono appena affievolite le polemiche riguardanti le funi portanti della cabinovia, non del tutto scomparse perché, l’ispettore ministeriale, nel sopralluogo del 21 gennaio (all. copia del verbale), ha ritenuto il punto g) dell’autorizzazione ancora NON ADEGUATO, concedendo qualche giorno in più per la sua installazione, considerato che, per il monitoraggio, ci si sta avvalendo di un sistema provvisorio costituito da fessurimetri. A tale visita ne sono seguite altre due, l’ultima due giorni fa, non abbiamo ancora i verbali, ma sembra che sia stato prescritto uno strumento di controllo che costa qualche migliaio di euro, la società è tenuta ad adeguarsi.
Puntualmente, ecco che si apre un altro fronte, quello con il sindacato UGL. Quest’ultimo, a difesa di alcuni lavoratori, colpiti da un provvedimento disciplinare di sospensione dal lavoro emanato dall’azienda, ha inoltrato, in data 17 gennaio, una durissima nota alla Procura della Repubblica dell’Aquila, alla ASL 1 e all’Ispettorato Territoriale del Lavoro dell’Aquila, con il seguente oggetto “ Segnalazione per il Centro Turistico del Gran Sasso SpA – CTGS SpA – in merito a note di procedimenti disciplinari in violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro D.Lgs. 81/08 e succ. modif. nonché quelle attuative della Legge 300/70, ex St. Lav., e R.D. 1931 per personale in forza e classificato come “autoferrotranviere”. – Richiesta Vs. cortese intervento urgente.”
Abbiamo avuto modo di leggere l’esposto redatto dai legali del sindacato UGL in difesa di due lavoratori del CTGS, le accuse sono gravi, adesso non si può che aspettare il giudizio degli organismi preposti al rispetto delle leggi, per vedersi riconosciuti i diritti, oppure rigettate le accuse.
Ci è stato segnalato anche il notevole ritardo con cui si è approvato il bilancio 2022 della società CTGS (all. alla presente).
Addirittura nella relazione dei revisori dei conti nella parte introduttiva si legge “ …. Inoltre nella determina citata non si fa alcun cenno alle motivazioni che hanno portato l’Organo Amministrativo, ad approvare il bilancio 2022 a ridosso della fine del bilancio 2023 e ben oltre il termine lungo di cui all’articolo 2364 del c.c. ….”
Ma quello che risulta essere inconcepibile è la rinuncia, da parte del socio unico, a qualsiasi forma di rivalsa nei confronti del Collegio Sindacale e del Revisore unico, considerato il brevissimo lasso di tempo dalla consegna del bilancio avvenuta il 22 dicembre 2023, e la convocazione dell’assemblea dei soci, per il 28 dello stesso mese.
Infatti, la nota 0127508 del 22 dicembre del Comune dell’Aquila, tra le altre cose rinuncia “ … a sollevare qualsiasi contestazione nei confronti del Collegio Sindacale e del Revisore Unico, che vengono conseguentemente dalla società manlevati da qualsiasi responsabilità e conseguenza derivante dalla mancata osservazione dei termini menzionati ..”
Vale la pena ricordare che questi organismi sono a tutela della regolarità contabile delle operazioni che mette in piedi la società, vengono nominati dal socio che affida loro la sorveglianza dell’operato degli amministratori in carica, qualcuno, ha chiesto autorizzazione al Consiglio Comunale, che rappresenta la proprietà dei cittadini aquilani, prima di sollevare dalle responsabilità gli organi di controllo?
Pensiamo proprio di no, si continua a gestire le società partecipate come mezzi di potere e non con l’oculatezza di un buon padre di famiglia.