07 Febbraio 2024 - 13:24:56
di Martina Colabianchi
Si è svolta stamattina, a Palazzo Margherita, la conferenza stampa di presentazione dell’impianto di produzioni di pannelli solari COMAL in via di insediamento all’Aquila.
Il polo, che avrà sede a Bazzano, mira a diventare modello per l’Italia in quanto promette di investire nella transizione ecologica utilizzando strumentazioni italiane e che, come sottolineato anche dal primo cittadino, consente di mettere a disposizione nuovi posti di lavoro per nuove professionalità emergenti nel settore.
“È un progetto importante, ambizioso, – spiega il sindaco Pierluigi Biondi – che riusa un volume attualmente vuoto della città dell’Aquila e che ha una finalità importante, cioè aumentare l’autosufficienza energetica della nostra nazione. Poi, la parte più importante: l’occupazione nuovi posti di lavoro, nuove competenze, che è esattamente l’obiettivo che ci siamo posti. Oggi salutiamo un investimento ampio, importante, cospicuo, ma ci sono decine e decine di aziende, di singoli che si sono mesi in gioco e hanno deciso di scommettere sul territorio delle aree interne, sul territorio del centro Italia. Ne daremo notizia in maniera più diffusa più avanti, ma è sicuramente un ottimo segnale che fa il paio con indicatori macroeconomici sulla buona salute dell’occupazione e dell’economia italiana dall’insediamento del Governo Meloni ad oggi“.
“Si è scelta L’Aquila per questo progetto in quanto alcune persone del gruppo si sono interessate a questa zona, infatti uno dei soci più importanti è di qui. Proprio lui ha trovato questo sito che abbiamo ritenuto importante e determinante anche per fare questo tipo di investimento. Un investimento corposo, importante, quindi proiettato sul futuro“, spiega il presidente del Consiglio di Amministrazione di COMAL, Guido Paolini.
“Questa è una tappa del nostro percorso verso la sostenibilità, non un traguardo perché dobbiamo fare ancora altre cose. Noi a Montalto di Castro, dove abbiam la sede, abbiamo una fabbrica dove andiamo a realizzare tutte le strutture metalliche per poter fare gli impianti fotovoltaici. Mancava proprio questa parte in Italia: poter costruire pannelli fotovoltaici, anziché comprarli in Cina con tutti i problemi, sia logistici che di altra natura, che ci sono. Quindi, poter offrire un prodotto quasi totalmente italiano. Sono, infatti, poche le cose che compreremo all’esterno. Poi, certo, sono posti di lavoro perché oggi un posto di lavoro è fondamentale, soprattutto per i giovani: un giovane che non ha un posto di lavoro vive una condizione difficile, non ha libertà e dignità. A Montalto di Castro stiamo dando spazio ai giovani, in questi ultimi due anni ne abbiamo assunti 150“.
Soddisfazione espressa anche dal commissario straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli, che sottolinea il legame di questo importante investimento con quanto stabilito dal Decreto Energia che, in sostanza, mira a facilitare ai comuni l’accesso ai fondi per la transizione energetica.
“Noi abbiamo un obiettivo, quello di unire alla ricostruzione la riparazione sociale ed economica. Per farlo, pensiamo ad un Appennino centrale che sia anche anticipatore di misure verso la transizione ambientale, fra i primi obiettivi che vogliamo agganciare. Da questo punto di vista, con Next Appennino, programma di finanziamento alimentato dal Fondo complementare al PNRR, abbiamo voluto proprio centrare la fondamentale rilevanza delle imprese, in particolare delle imprese che innovano. Ecco perché questo progetto per noi è fondamentale: prefigura un Appennino contemporaneo che dimostra di avere tutti i numeri per poter competere a livello mondiale con i grandi che intercettano tutto ciò che è necessario per la transizione ambientale. Un progetto che, poi, punta a rappresentare un modello anche per l’Italia, in quanto rischiamo di subire la concorrenza cinese soprattutto per le strumentazioni che consentono la riduzione dei consumi energetici”.