14 Febbraio 2024 - 11:46:58

di Tommaso Cotellessa

I consiglieri comunali del Passo Possibile Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni sono intervenuti sul tema dei pasti erogati dalla Asl ai pazienti ricoverati all’interno dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e nelle strutture territoriali dell’azienda. Infatti da giorni ormai il vitto non viene più preparato nel centro di cottura di Pizzoli ma viene trasportato, già cotto, da Pomezia.

Dalla ASL aquilana, che da tempo è dedita alla produzione a profusione di comunicati stampa sempre appassionati ed enfatici, non una parola nel merito, a fronte delle sempre più numerose segnalazioni provenienti dai degenti e dai parenti degli stessi riguardo la scarsissima qualità del cibo.” queste le parole dei consiglieri che proseguono “A giustificazione del disagio cui sono sottoposti i pazienti non una nota della Direzione aziendale sulle motivazioni. Ristrutturazione, fermo macchine, sciopero delle maestranze, difficoltà nel reperire le materie prime…ogni altra supposizione è, in questo silenzio, possibile. Capiamo la non facile situazione del Manager Romano alle prese con una strategia gestionale che sta dando risultati catastrofici, ma il silenzio sull’argomento è inaccettabile.

Gli esponenti dell’associazione civico-politica hanno inoltre sottolineato che lo stesso Ministero della Salute, consapevole che il tema alimentare è parte integrante della terapia clinica ha elaborato le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera e assistenziale riconoscendo quali elementi portanti la centralità del paziente ospedalizzato e il rispetto delle sue esigenze nutrizionali specifiche.

Qualunque cosa sia accaduta nella sede di Pizzoli tale da causarne il fermo, è acclarato che la ASL aquilana, reduce da un terremoto e da una pandemia, non ha il famoso piano B per il vitto, se non quello di farlo arrivare da Pomezia crudo, freddo e immangiabile. Questa nuova modalità di fornitura e trasporto garantirà certamente la corretta applicazione del sistema HACCP ma non garantisce la qualità dovuta. Anziani, pazienti oncologici, chirurgici, con insufficienza d’organo, neurologici sono tra le categorie maggiormente a rischio, le loro diete alimentari sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze. La Asl, in questo frangente, riesce a garantire il rispetto del regime alimentare? – chiedono i Consiglieri comunali.

Pertanto, dal Passo Possibile arriva la ferma richiesta dell’immediato ritorno alla normalità quali che siano state le cause del disservizio.

Purtroppo prendiamo atto, e questa vicenda ne è solo l’ennesima riprova, come la sanità aquilana giorno dopo giorno sia sempre più ridotta ad una sanità di frontiera– concludono i rappresentanti di Il Passo Possibile