01 Marzo 2024 - 11:16:52
di Tommaso Cotellessa
Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, in cerca della riconferma per il secondo mandato, intervistato da Repubblica è intervenuto in merito ai temi relativi alla corsa verso le regionali del 10 marzo, che segneranno i prossimi cinque anni dell’Abruzzo.
Nelle dichiarazioni il presidente si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro i suoi avversari parlando di attacchi strumentali sul tema dei finanziamenti, inoltre ha rivendicato la sua amicizia con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ribadito con nettezza che sarà lui a vincere nella tornata elettorale che lo vede coprotagonista.
“Per un anno i miei avversari mi hanno accusato a torto di essermi fatto sottrarre i fondi del Pnrr. Ora protestano perché un governo amico ha ridato all’Abruzzo i soldi che il governo Conte gli aveva fatto perdere“. Così Marsilio interviene in merito alle risorse per la ferrovia Roma-Pescara.
Mentre quando gli viene rivolta la domanda sulla stretta amicizia trentennale con Meloni e su un presunto caso di “amichettismo”, con ardore il presidente risponde
“Ma quale amichettismo! Se invece si vuol ricordare che sono amico di Meloni, questo lo rivendico a voce alta, e penso che gli abruzzesi siano contenti di avere un presidente che entra a Palazzo Chigi e ne esce con un miliardo e cento milioni non in tasca sua, ma per la Regione“.
Poi aggiunge: “Meloni ricuce e sana trent’anni di pochezza della classe dirigente abruzzese“
Mentre riguardo al candidato di centrosinistra Luciano D’Amico afferma:
“Se l’alternativa a Marsilio è un D’Amico che non si vergogna di dire che Meloni deve chiedere scusa a De Luca, anziché dargli del cafone, per gli abruzzesi si mette male. Vorrà dire che, se vincerà lui, avranno un presidente che sventola bandierine in piazza per far contenti Schlein e Conte. Ma non vincerà lui“
Inoltre il presidente intervistato oggi nella trasmissione radiofonica “L’Attimo fuggente” ha dichiarato:
“Luciano D’amico è un bugiardo che cita dati in maniera strumentale. Non stimo chi dice le bugie. È facile fare lo sciacallo sui pronto soccorso, sulle liste d’attesa. Dietro la faccia del professore compassato c’è la vecchia classe dirigente del PD, in particolare Luciano D’Alfonso che ora è il suo principale sostenitore. Bisogna che gli elettori capiscano per quale Luciano si vota“.
Sul possibile arrivo della Todde in Abruzzo per sostenere D’Amico, il presidente uscente dichiara:
“Todde in Abruzzo per aiutare D’Amico? Avrei preferito vederla quando era sottosegretario alle attività produttive e bisognava risolvere i problemi delle nostre aziende, ma il governo non ci ha dato una mano. Non ci sarà un effetto domino, è un fuoco di paglia che spegneremo con una bella innaffiata di pecorino frizzante”