08 Marzo 2024 - 10:29:17
di Redazione
“Il turismo nell’entroterra aquilano è sempre stato un tema dibattuto, un settore da implementare per accorciare la distanza rispetto alla zona costiera, decisamente più sviluppata. Il Covid poi ha messo in evidenza il nostro grande potenziale e i servizi e le infrastrutture da sviluppare. In questi giorni si è parlato di nuovo delle Grotte di Stiffe, un grande punto di forza, precursore di un sistema che con lavoro
paziente, coraggioso e qualificato aveva iniziato ad attrarre a sé altre esperienze, costruendo una rete, provando ad essere “il Trentino dell’Italia centrale” invece siamo tornati indietro di trent’anni”.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci candidato con i Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.
“Oggi i turisti lasciano solo i soldi del biglietto della visita in grotta e nulla più. A novembre c’è stata una sfilata di politici per una degustazione di vini. Ma non si sono accorti della desolazione esterna? Dell’indotto distrutto? Non era meglio coinvolgere le cantine e i produttori locali per creare economia e posti di lavoro? Il turista oggi non è invogliato a lasciare un solo euro sul territorio, fa la visita medica, paga il biglietto, sta 50 minuti e va via. L’ente pubblico dovrebbe agevolare lo sviluppo delle imprese private e creare un tessuto economico fiorente: pensiamo ai santuari religiosi, ai Cammini, alle stazioni turistiche montane, alle stagioni culturali, musicali e teatrali, agli eventi sportivi, ai Borghi dell’area circostante, alle Feste popolari, le Sagre, le manifestazioni locali, insomma all’indotto da mettere in rete che offre ogni tipo di servizio e di prodotti – prosegue – Un Comune non deve fare il commerciante, l’impresa: deve creare infrastrutture, servizi pubblici, condizioni economiche attrattive per sviluppare l’iniziativa privata. Può essere una municipalizzata lo strumento con cui gestire il turismo? Può una municipalizzata vendere gadgets, fare campagne di marketing, caricarsi il rischio delle chiusure per Covid, terremoti o altre emergenze? Le municipalizzate devono gestire servizi essenziali e di pubblica utilità: a San Demetrio c’è l’unico caso in cui l’imprenditore è pagato dallo Stato (e ha come testimonial il Presidente del Consiglio regionale!)”.
“Eppure il Comune di San Demetrio è già socio di una Società da cui potrebbe ricavare più introiti, per far vivere anche il borgo di Stiffe, l’intero circondario, far sostare il turista, insomma potrebbe avere mille vantaggi dalla sinergia di quanto già costruito – aggiunge – Oggi invece per non replicare casi di successo, si distrugge tutto per sperimentare fallimenti. Il caso del Villaggio Livigno è l’emblema di una gestione pubblica sbagliata che indica la mancanza totale di visione del bene comune. È questo il futuro del nostro turismo? Siamo davvero certi, facendo bene i conti, che questa strategia convenga al Comune?
Certo, dopo trent’anni di promozione e marketing su tutto il territorio nazionale (quando i costi pubblicitari erano molto più rilevanti) oggi con la tecnologia digitale è facile pensare di fare gli imprenditori”.
“Ma fino a quando? Il Comune incassa il 100% dei biglietti avendo fatto una gara triennale con un’agenzia interinale con personale temporaneo, e sostenendo costi di gestione, manutenzione, spese legali, rischi, imprevisti. Ha fatto una gara per mettere un distributore automatico di alimenti davanti alla Grotta: ma non era meglio investire nel bar nel borgo e ottenere introiti al Comune con l’aumento dei tributi?
Grandi sono i voli pindarici che vengono descritti – conclude Pietrucci – Ma se vogliamo prenotare una visita alle grotte di Stiffe, chiamando il numero sul sito del Comune risponde un privato! Sono questi sono gli esempi di gestione che dovrebbero insegnarci come si fa? Serve una sana strategia di sviluppo turistico in sinergia tra pubblico e privato per le Grotte di Stiffe e per tutta la nostra realtà. Una sinergia virtuosa già sperimentata in passato”.