30 Marzo 2024 - 15:35:03

di Redazione

Un grande striscione con la scritta “Cessate il fuoco” sulla scalinata di piazza Garibaldi a Sulmona.

Il sit in contro tutte le guerre ha coinvolto persone che hanno indossato cartelli con scritte a favore della pace e del disarmo. “La guerra è il più grande crimine contro l’umanità”, “Bombardare civili innocenti è terrorismo di Stato”, “Ribelliamoci! I nostri governanti ci stanno portando verso la terza guerra mondiale”, “L’Italia ripudia la guerra”: queste alcune delle scritte, insieme  a pensieri di grandi personalità come Papa Francesco: “La guerra è sempre una sconfitta”Sandro Pertini: “Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai”, Albert Einstein: “Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale ma la quarta sì:  con bastoni e pietre”, John Kennedy: “L’umanità deve mettere fine alla guerra o la guerra metterà fine all’umanità”, Paul Valery: “La guerra è il massacro di gente che non si conosce, per gli interessi di gente che si conosce ma non si massacra”.

“I venti di guerra che soffiano sempre più forte e che rischiano di precipitare il pianeta verso il baratro devono mobilitare tutti i cittadini per difendere il sommo bene che è la pace – scrivono gli organizzatori in una nota – Non possiamo restare indifferenti alla violenza, alla morte, all’odio che due micidiali guerre stanno seminando nel mondo. Non è accettabile che il destino del genere umano possa  dipendere da pochi capi di stato, compresi i nostri governanti,  che ogni giorno di più appaiono dominati da follia e irresponsabilità. I pacifisti di Sulmona si uniscono idealmente a tutti i cittadini che, in ogni parte del mondo, chiedono l’immediato e permanente cessate il fuoco in Ucraina e in Palestina,  la liberazione degli  ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la messa al bando delle armi nucleari, la riconversione dell’industria bellica per scopi civili, il diritto di asilo per dissidenti, obiettori di coscienza e disertori, la promozione di Conferenze di pace dell’ONU per le regioni in guerra”.