13 Maggio 2024 - 10:04:59
di Marco Giancarli
Tantissimi gli alpini abruzzesi che hanno preso parte nel fine settimana alla 95esima adunata che si è svolta a Vicenza.
Il tema scelto per quest’anno è stato il sogno di pace degli alpini, e gli striscioni portati in sfilata lo hanno esplicitato nella sua dimensione più vera, e cioè che gli alpini sono autentici operatori di pace.
Un passaggio toccante, quando la sezione Abruzzi, durante la sfilata, è transitata davanti al palco delle autorità.
Lo speaker ha ricordato con orgoglio l’adunata aquilana, il sisma e la resilienza degli abruzzesi e degli aquilani.
“Di tutti i vessilli solo un ha il diritto di portare sopra di sé un simbolo che per noi non ha bisogno di parole: L’Aquila, L’Aquila degli alpini, sezione Abruzzi – ha detto lo speaker – Noi che non dimentichiamo l’adunata all’Aquila distrutta, ferita dal terremoto, quel nostro passare in mezzo alle rovine con la consapevolezza che gli abruzzesi avrebbero fatto la loro parte. Voglio che oggi la gente vada all’Aquila a vedere cosa è questa città, a vedere che gli abruzzesi hanno fatto la loro parte”.
Lo speaker ha poi ricordato “certe mattine terse d’inverno, guardano, con alle spalle il sole nascente, la corona delle montagne d’Abruzzo, illuminate dal sole, con il bianco della neve, il verde dei boschi e l’azzurro del cielo. Grazie, Abruzzo!”.
Tutti in piedi, ad applaudire le centinaia di alpini abruzzesi presenti a Vicenza.
Una edizione straordinaria. Per lo splendore storico e architettonico della città, per l’accoglienza della gente, per il caldo sole primaverile e, soprattutto, per l’imponenza della sfilata, che si è protratta per tredici ore, dalle 9 del mattino fino a sera inoltrata.
La 95ª Adunata dell’Associazione Nazionale Alpini va quindi in archivio tra le edizioni record della manifestazione, eguagliando quella del 2010 di Bergamo per durata e partecipazione, con grande e meritata soddisfazione per quanti hanno lavorato per oltre un anno alla sua organizzazione.
Vicenza è stata per tre giorni la capitale mondiale degli alpini, proponendo anche ventidue mostre e rassegne, concerti di cori e fanfare e incontri con le Sezioni alpine provenienti oltre che dall’Europa praticamente da tutto il pianeta, comprese quelle di Sud Africa, Australia, Canada, Stati Uniti, Brasile e Argentina.
Alle penne nere, ai loro valori e al loro enorme patrimonio di consenso popolare ha reso omaggio anche il Governo, rappresentato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, cappello alpino in testa, da quello alle Infrastrutture Matteo Salvini e da quello dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
Sulla tribuna d’onore anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e quelle del Piemonte, Alberto Cirio. Tra gli altri parlamentari, anche il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti e il senatore questore del Senato, Antonio De Poli. E, naturalmente, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e il presidente della Provincia, Andrea Nardin, pure lui alpino.