30 Maggio 2024 - 15:42:28
di Redazione
Una giornata di incontro con i sindaci nella sala polifunzionale dell’Usrc a Fossa per affrontare il tema della energia rinnovabile da legno e altri residui vegetali.
I boschi abruzzesi, spesso abbandonati a se stessi, possono generare legname da opera e anche un potenziale notevole di biomassa rinnovabile, che può essere valorizzata attraverso l’immissione in filiere legno-energia, supportate da tecnologie mature e ampiamente collaudate in molti contesti analoghi del nostro Paese.
L’Associazione GESTA, Gestione EcoSostenibile del Territorio in Abruzzo, in collaborazione con l’Ursc, Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, ha presentato un approccio sistemico le componenti tecniche della filiera, i modelli di gestione, i dati economici di riferimento, e soprattutto l’utilità ambientale e sociale di tale paradigma produttivo. Ha aperto l’incontro il titolare dell’Usrc,
“La necessità di collegare e far lavorare insieme i piccoli borghi e le comunità ed istituzioni attive di questo ampio territorio che finora hanno agito prevalentemente in autonomia, è una delle grandi sfide che l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione si propone di affrontare quotidianamente, per favorire lo sviluppo locale, incoraggiando le Associazioni territoriali che lavorano per un rilancio condiviso con l’obiettivo di restituire una prospettiva futura alle nostre aree interne. Essere parte di una rete è importante anche per poterci confrontare con esperienze di successo già avviate in altre aree, consentendo di trasferire conoscenze e competenze già sperimentate ed esportabili, per una corretta pianificazione dello sviluppo e della rigenerazione territoriale. In tale direzione sosteniamo progetti che puntano all’economia e allo sviluppo sostenibile del nostro territorio, come quello dell’Associazione GESTA”, ha detto il responsabile Usrc Raffaello Fico.
Anche per il coordinatore dei Comune del Cratere, Gianni Anastasio: “La cura del bosco intesa come valorizzazione energetica delle biomasse forestali è certamente un’opportunità per l’economia dei nostri territori oltre la loro tutela. Sia come coordinatore, ma anche in veste di Sindaco ho aderito al progetto dell’associazione Gesta che, insieme a Pizzoli, vede coinvolti sin dalla nascita anche i comuni di Cagnano Capitignano Fagnano Alto, ma che può essere esteso a tutti i 56 comuni del Cratere oltre le Asbuc” .
Antonello Liberatore, vicepresidente e coordinatore generale del Progetto GESTA, ha presentato l’Associazione e le sue attività, tra cui rientrano quelle legate all’iniziativa del workshop. Nella sua presentazione si è soffermato sull’importanza della enorme superficie forestale che ricade nei comuni del cratere, e sulla necessità che sia valorizzata attraverso attività di pianificazione, di associazionismo e di messa in rete dei servizi ecosistemici, frutto di una visione multifunzionale delle foreste.
Paolo Camerano, dottore forestale e funzionario ricercatore dell’IPLA della Regione Piemonte, ha presentato un’esperienza di pianificazione e calcolo della biomassae del relativo potenziale energetico in un’area della valle d’Aosta, evindenziando l’importanza della pianificazione come elemento portante di ogni azione sul territorio.
Marco Palumbo, dottore forestale e presidente della GEOILEX, Cooperativa di professionisti del settore, ha inquadrato la disponibilità di aree forestali, e le relative tipologie di boschi esistenti nei comuni del Cratere, suddivise per aree omogenee, ponendo quesiti importanto sulla necessità di conoscenza capillare di tali territori, al fine della loro più corretta utilizzazione.
Vito Pignatelli, presidente di ITABIA; Italian Biomass Association, organismo no profit attivo da 35 anni nel settore delle energie alternative, ha presentato dati sulla efficienza tecnologica dei nuovi sistemi di raccolta, trasformazione e utilizzazione delle biomasse per scopi energetici, sia elettrici che termici, auspicando la replica nelle aree interne dell’Appennino, e del Cratere in particolare, di modelli già in essere nelle aree dell’arco alpino.
Una prima occasione di confronto e conoscenza tra sindaci e Gesta che apre la strada a diverse collaborazioni supportate dall’Usrc