05 Giugno 2024 - 17:32:32
di Martina Colabianchi
Il Giudice del Lavoro ha condannato la ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila al pagamento, nei confronti dei ricorrenti, della maggiorazione delle indennità di pronta disponibilità per i turni svolti, dal 2015, oltre il sesto turno mensile.
Dopo continue sollecitazioni rivolte all’Azienda Sanitaria, la Fp Cgil della Provincia dell’Aquila può dirsi finalmente soddisfatta. Già in passato, ricordano, il sindacato fu costretto a rivolgersi al Giudice del Lavoro. Sono anni, infatti, che la Fp Cgil denuncia situazioni di mancato rispetto delle norme legislative e contrattuali e la sentenza di oggi, sicuramente, rappresenta un passo verso il ripristino della legalità restituendo alle lavoratrici ed ai lavoratori i propri diritti.
All’udienza in questione, il Giudice del Lavoro ha dato ragione al sindacato condannando la ASL al pagamento di somme che per ogni lavoratore vanno da un minimo di 1.700,00 € fino ad oltre 6.600,00 € riconoscendo, pertanto, il loro diritto a percepire la retribuzione dovuta per i turni di pronta disponibilità svolti oltre il sesto turno mensile.
“Non possiamo non dichiararci soddisfatti dell’esito ma, contestualmente, riteniamo necessario ribadire che un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali da parte della ASL – fino ad oggi completamente disatteso – sia il presupposto prioritario per il “bene comune” poiché un lavoratore a cui vengono garantiti i propri diritti equivale ad un lavoratore che viene messo nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio lavoro e, nel caso di specie, garantire il diritto alla salute di tutte le cittadine e di tutti i cittadini“, scrive il segretario generale Fp Cgil Anthony Pasqualone.
“La FP CGIL continuerà ogni utile azione di lotta a tutela dei diritti di tutto il personale della ASL 1 il quale è costretto a garantire un servizio essenziale, quello sanitario, in condizioni che costantemente violano le vigenti norme contrattuali“.
“Desideriamo infine ringraziare pubblicamente l’Avvocato Francesca Ramicone per l’ottimo lavoro svolto e, ovviamente, per il risultato ottenuto“, conclude Pasqualone.