25 Giugno 2024 - 09:56:52
di Martina Colabianchi
Il Sentiero del Centenario sul Gran Sasso, chiuso al transito lo scorso 23 maggio, potrà riaprire, per quanto riguarda il tratto di passaggio sul territorio del Comune dell’Aquila da Vado di Corno e Vado di Pioverano, solo dopo una “verifica delle condizioni e la percorribilità in sicurezza del sentiero da Vado di Corno e Vado di Piovano, con la collocazione di adeguata cartellonistica di informazione agli utenti“.
Le attività necessarie, come si legge nella Determinazione dirigenziale n.2839 pubblicata nella giornata di ieri, saranno affidate all’operatore economico “Abruzzo Mountain Guides“, con una spesa totale di €.1.701,90.
Il consigliere comunale Lorenzo Rotellini aveva depositato, nelle scorse settimane, un’interrogazione proprio “per capire la scelta assurda di chiudere il tratto di competenza del Comune dell’Aquila del Sentiero del Centenario“, si legge in una nota. Il Comune dell’Aquila avrebbe deciso, spiega Rotellini, “di seguire l’iniziativa dei Comuni di Carapelle Calvisio e Castelvecchio Calvisio e cioè di chiudere i tratti di competenza viste le condizioni pessime delle ferrate“.
“L’assurdità – prosegue il consigliere – è che sui tratti di competenza del Comune dell’Aquila, ovvero da Vado di Corno, passando per Monte Brancastello, arrivando alla cima del Vado del Pieverano, non vi sono tratti attrezzati (vie ferrate) che iniziano presso le Torri di Casanova (tratto non di competenza del Comune dell’Aquila)“.
“La chiusura del tratto di competenza del Comune dell’Aquila è un danno enorme per l’economia della montagna, visto che solo al Brancastello sono migliaia gli accessi ogni anno”.
“Apprendo però in maniera positiva che qualcosa, dopo la mia interrogazione, si stia muovendo, visto che ora si sta procedendo ad effettuare una verifica delle condizioni e la percorribilità in sicurezza del sentiero da Vado di Corno a Vado di Pieverano e la collocazione di adeguata cartellonistica di informazione agli utenti del sentiero. Fortunatamente è stato sventato un altro duro colpo alla nostra montagna, da una maggioranza di centrodestra che pensa che la montagna sia solo lo sci e che da Campo Imperatore non si è mai spostata per ammirare uno dei sentieri più belli del nostro territorio“, ha concluso Rotellini.