13 Luglio 2024 - 10:44:08

di Martina Colabianchi

I Comitati cittadini per l’ambiente hanno presentato richiesta di accesso agli atti in merito all’abbattimento di 40 alberi deciso dal Comune di Sulmona per il rifacimento della sede stradale in via Papa Giovanni XXIII. La richiesta mira ad ottenere, oltre al progetto, eventuali relazioni elaborate da tecnici qualificati che giustifichino la necessità dell’eliminazione degli alberi.

È quanto comunicato, in una nota, dagli stessi Comitati.

Nell’attesa che il Comune metta a disposizione gli atti richiesti i Comitati ritengono, tuttavia, che non è accettabile che, in un campo così importante per la nostra collettività, si continui a procedere con iniziative estemporanee, senza un quadro programmatico d’insieme, con una superficialità disarmante e senza far ricorso alle competenze scientifiche necessarie – scrivono -. Il Comune di Sulmona non possiede neppure un censimento del proprio patrimonio arboreo e continua a non avere un ufficio preposto al verde urbano, per cui ogni decisione viene presa dal settore lavori pubblici, i cui conseguenti effetti che sono sotto gli occhi di tutti“.

Basti dire – proseguono – che una parte degli alberi sostituiti a suo tempo in via Papa Giovanni XXIII, dopo gli abbattimenti precedenti, sono completamente secchi. Ma il caso più clamoroso è quello della villa comunale, dove nel marzo scorso sono state messe in atto capitozzature selvagge, fermate solo dopo le proteste dei cittadini.  La tecnica della capitozzatura è quanto di più deleterio possa esserci per il verde urbano. Non solo naturalmente sotto il profilo estetico, ma soprattutto per la salute delle piante, perché questo tipo di intervento così invasivo indebolisce gli alberi e li espone a malattie, rendendoli più facilmente attaccabili da agenti patogeni; di conseguenza ne aumenta i rischi di morte e anche la pericolosità. Anche nella villa comunale sono previsti molti abbattimenti, fortunatamente finora non effettuati, ma ciò che è ancor più grave è che nel progetto della villa non c’è traccia della messa a dimora di nuove piante in sostituzione di quelle che verrebbero tagliate“.

Occorre pertanto dire basta a interventi improvvisati e senza avere alla base le necessarie competenze professionali. La città di Sulmona deve dotarsi rapidamente del Piano del Verde Urbano che è lo strumento fondamentale per poter garantire una gestione corretta e organica del patrimonio arboreo esistente nel territorio comunale, coniugando in maniera virtuosa gli aspetti antropici, ambientali ed ecologici secondo una visione sistemica. Un Piano che disciplini non solo il verde pubblico ma anche quello privato, perché ambedue contribuiscono al benessere di tutta la comunità e quindi costituiscono un sistema unico. E’ infatti assurdo che sia consentito ai privati di abbattere alberi a piacimento, non solo senza nessuna autorizzazione ma anche senza nessuna comunicazione al Comune. Ma accanto al Piano del verde urbano, del quale è anzi il presupposto, è necessario che il Comune si doti del Catasto degli alberi, quindi di un censimento dettagliato delle piante, per tipologia, localizzazione e stato di salute“.

Ricordiamo che si tratta di due adempimenti di legge, che l’Amministrazione comunale di Sulmona continua a disattendere, mostrando così scarsissima attenzione al problema del verde urbano. Il Catasto degli alberi è previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020 e il Piano del Verde Urbano dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013“, conclude la nota.