14 Luglio 2024 - 00:30:17
di Vanni Biordi
“Cambiamenti climatici, siccità, tutela delle risorse del Pianeta Terra: questi temi impellenti devono farci riflettere sull’importanza di introdurre l’Educazione Ambientale come materia permanente nei programmi scolastici”. Con queste parole, Nicola Labbrozzi, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo, sottolinea il ruolo fondamentale della divulgazione scientifica nella formazione delle nuove generazioni.
Già dal 2017, all’indomani degli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, i geologi abruzzesi hanno fatto del ritorno nelle scuole la loro missione. Circa 15.000 studenti di ogni ordine e grado hanno avuto modo di confrontarsi con esperti del settore, imparando a conoscere terremoti, esondazioni, frane e altri fenomeni naturali che interessano il territorio.
Gli incontri, spesso organizzati in collaborazione con le Commissioni di Protezione Civile e Rapporti con le Scuole dell’Ordine, si sono rivelati occasioni preziose per avvicinare i giovani alla geologia in modo coinvolgente e interattivo. Rocce, fossili, strumenti sismici: i laboratori didattici hanno permesso di sperimentare in prima persona la liquefazione del suolo e la propagazione delle onde sismiche. Spazio anche a testimonianze, domande e curiosità sul lavoro dei geologi, figure professionali di cruciale importanza nella gestione delle emergenze.
Oltre a fornire nozioni di base sulla geologia e sui rischi naturali, i geologi hanno avuto modo di condividere con gli studenti la bellezza e le peculiarità dell’Abruzzo. In collaborazione con il Geoparco della Maiella, sono stati organizzati momenti dedicati alla scoperta delle aree protette e delle bellezze naturali della regione.
Le esperienze maturate nelle scuole hanno trovato applicazione anche nei Campi scuola di Protezione Civile, negli incontri con la cittadinanza e nei geoeventi periodici, come la Settimana del Pianeta Terra. “Il nostro impegno nella divulgazione scientifica”, conclude Labbrozzi, “nasce dalla consapevolezza che la conoscenza è il primo passo per la salvaguardia dell’ambiente e la prevenzione dei rischi naturali, soprattutto quelli indotti dall’uomo”.
L’iniziativa dei geologi abruzzesi rappresenta un modello da seguire, un esempio concreto di come la passione per la scienza possa coniugarsi con l’obiettivo di educare le nuove generazioni a un rapporto consapevole e responsabile con il Pianeta Terra.