05 Agosto 2024 - 10:23:52

di Tommaso Cotellessa

Torna a Capestrano lo Strano Film Festival, il primo festival del cinema (e molto altro) che celebra la terra, le origini e il legame più profondo con l’umanità che la abita.

L’edizione 2024 del più “strano” che ci sia ha come titolo Madre Terre, sarà dunque un’edizione dedicata, come scrive la direzione del festival, alla “terra generativa, potente e generosa, venerata dall’umanità sin dalla preistoria con una rappresentazione femminile: la Dea Cosmica, la Dea Madre, la Madre Terra”.

Per il team di Strano, non esiste una divisione di genere o una dicotomia tra maschile e femminile, né una visione limitata della maternitàà come fenomeno esclusivamente biologico. Madre è chiunque generi e si prenda cura di ciò che ha creato.

Il tema di quest’anno si basa su una consapevolezza storica profonda e radicata nel territorio: il legame millenario tra homo sapiens e la terra ha dato origine a culti legati all’agricoltura legati a una divinità femminile primordiale, capace di generare ogni ciclo della vita. Anche in Abruzzo ci sono stati numerosi ritrovamenti di questo culto in luoghi come Roccacasale e Popoli simili alla celebre statua della Dea Madre rinvenuta a Willendorf, Austria, risalente a circa 25.000 anni fa, e che testimoniano la millenaria storia del nostro territorio. 

Anche il culto di Vesta, venerato dal popolo Vestino da cui discende il Re Guerriero di Capestrano, affonda le sue radici nella Grande Madre.

Come ogni anno, SFF24 esplora il tema da molteplici prospettive attraverso film, incontri e installazioni artistiche che coinvolgeranno l’intera Valle del Tirino.

Sull’onda di questo input i film selezionati per le tre serate di proiezione esplorano il tema della Madre Terre in modi sorprendenti e diversi. Dall’intimità familiare della maternità all’archetipo cosmico che si manifesta in fenomeni geografici come l’eruzione del vulcano Stromboli, dalla mitologia di Demetra in Brasile alla sfida della sopravvivenza in ambienti estremi. Ogni film riflette legami imperfetti, tradizioni tramandate in modo ironico, e il desiderio del festival di esplorare temi complessi con uno sguardo aperto e vivace.

L’edizione di quest’anno offrirà inoltre due esperienze straordinarie ed innovative legate alla Realtà Virtuale. Grazie a questa tecnologia sarà infatti possibile immergersi nel centro della terra. La chiesa di Santa Maria di Loreto e il Parco delle Sorgenti diventeranno portali verso un mondo e un tempo diversi, avvicinandoci allo spirito della terra.

La proiezione “Il coro degli alberi” di Barbara Bernardi sulla parete della chiesa riflette sulla relazione essenziale tra esseri umani e alberi, entrambi parte integrante della natura. Gli alberi, esseri viventi, meritano forse diritti propri? Questa è la domanda che emerge.

Un’attenzione particolare sarà inoltre dedicata al ruolo delle donne nelle comunità rurali, dove la loro presenza e il loro contributo sono essenziali per la sostenibilità e la vitalità delle comunità stesse. Contribuiscono significativamente alla produzione agricola, alla sicurezza alimentare e alla gestione sostenibile delle risorse naturali.

Strano Film Festival abbraccia la direttiva dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2007, riconoscendo il ruolo cruciale delle donne nello sviluppo rurale e agricolo.

Il festival è un evento unico che, ogni anno, con il sostegno e l’entusiasmo della comunità crescente della Valle del Tirino, si rinnova nella sua missione di celebrare la cultura, l’arte e la connessione con la terra.