08 Agosto 2024 - 18:04:01
di Redazione
Recuperare e valorizzare le antiche vie della Transumanza: questo l’obiettivo del “TRA – Festival della Transumanza“, giunto alla quarta edizione.
Promosso e finanziato dal Consiglio regionale, vede da oggi 8 fino al 30 agosto eventi su tutto il territorio regionale, per celebrare la Transumanza, quella tradizione agricola e pastorale che riguarda la migrazione stagionale delle greggi e delle mandrie dai pascoli invernali a quelli estivi e viceversa. La Transumanza è dal 2019 patrimonio immateriale dell’Unesco.
“Il Consiglio regionale ha patrocinato la candidatura – ha sottolineato il presidente Lorenzo Sospiri nel corso della presentazione al Palazzo dell’Emiciclo – I 27 eventi del Festival sono culturali, musicali, teatrali, anche di livello nazionale“. Sospiri ha anche spiegato che la legge che ha creato il Festival “prevede anche una parte relativa alla pianificazione. Il gruppo di lavoro produrrà entro settembre una prima bozza di piano speciale territoriale che consentirà una parificazione e una mappatura dei tratturi sul territorio regionale, presupposto per infrastrutturare quelli oggi impercorribili“.
L’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo ha ricordato che la legge istitutiva del Festival “nasce dall’intuizione del presidente Sospiri nella scorsa legislatura. L’obiettivo è quello di valorizzare identità e specificità del nostro Abruzzo, mettere in mostra le bellezze attraversate dalla via del Tratturo e tutto quello che vi ruota intorno. Il Festival è un’iniziativa ormai consolidata, l’ulteriore passo sarà il riconoscimento della Transumanza come bene materiale dell’Unesco: significherebbe dare ulteriori opportunità di visibilità e sviluppo ai territori“.
Per la vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia “il Festival dà lustro all’intero Abruzzo e la collaborazione tra Giunta e Consiglio continuerà per valorizzare tradizioni e peculiarità“.
Intervento nel corso della conferenza anche di Carlo Matone, presidente del GAL Gran Sasso Laga che nell’ambito dell’evento organizza un’iniziativa sul ballo popolare saltarello: “Quando dieci anni fa candidammo la Transumanza a patrimonio immateriale sembrava un progetto temerario. Il riconoscimento richiede da parte dei territori il dovere di preservare questa storia e diffonderla. Onore quindi alla Regione Abruzzo che sta ottemperando a questo obiettivo in modo lungimirante“.