30 Agosto 2024 - 09:54:05
di Martina Colabianchi
Otto mesi sono trascorsi dall’approvazione della legge “taglia-riserva” in Giunta regionale, che prevedeva una riperimetrazione della riserva portandola dai suoi 1.100 ettari attuali a soli 24.
Le Guide del Borsacchio, per voce del presidente Marco Borgatti, denuncia ora uno stato di intollerabile “sospensione” dell’area, dopo le forte opposizione popolare da parte di 300 realtà tra associazioni ambientaliste, comitati locali, sindacati, associazioni di categoria e forze politiche che, mobilitatesi sin da subito, avevano portato alla raccolta di circa 32.000 firme per chiedere il ripristino della riserva.
Le Guide tornano a parlare del Borsacchio dopo un’estate da record che ha fatto registrare, complice l’attenzione e lo sdegno suscitati dalla delibera della Regione, oltre 20.000 visite. “Siamo stati letteralmente sommersi da richieste, – scrive Borgatti – con migliaia di studenti, turisti e cittadini abruzzesi provenienti da ogni provincia. Gruppi da tutta Europa, compresi progetti Erasmus, sono giunti e continuano a giungere per ammirare la bellezza unica di questa area naturale. Tutti si chiedono come sia possibile ridurre una riserva così preziosa e unica a quasi nulla“.
Quest’estate, però, è stata segnata anche in negativo dai numerosi atti vandalici di cui la riserva del Borsacchio è stata vittima, con la distruzione delle aree destinate alla riproduzione delle specie protette. “Situazioni che anche il Presidente Marsilio ha condannato, invitando le autorità a intervenire. Tuttavia, questi episodi continuano e noi volontari ci ritroviamo a lottare da soli per proteggere questo territorio prezioso“.
La questione del paventato taglio della riserva giunse anche fino al Governo nazionale “che per evitare di impugnare in Corte Costituzionale un legge regionale in aperto contrasto con le norme nazionali ha accettato un missiva del Presidente della Regione Abruzzo in cui si impegnava a seguire un iter corretto sospendendo effetti della legge. Risultato è quanto predetto. Siamo ancora tutti fermi con tempi allungati ancora, dopo quasi vent’anni. Sia chi vuol costruire alberghi, SPA e sia chi vuol salvare Nidi di Tartarughe e Fratini“, scrive ancora Borgatti.
Ad oggi, denunciano le Guide, la riserva vive ancora questa condizione di sospensione senza che, di fatto, la Giunta abbia trasmesso alcuna proposta per rivedere la legge, e senza alcun coinvolgimento delle associazioni e degli enti locali che tanto hanno lottato a difesa dell’area protetta.
“Gli atti amministrativi emanati dalla Giunta con l’intento di bloccare possibili speculazioni sono misure temporanee che non possono sostituire una legge regionale e difficilmente reggeranno nel tempo. La Riserva del Borsacchio continua, quindi, a essere sospesa, senza un Piano di Assetto Naturalistico (PAN) approvabile, in quanto fa riferimento al vecchio perimetro di 1.100 ettari“.
“Come Guide del Borsacchio, siamo pronti a nuove mobilitazioni per difendere la nostra Riserva e chiediamo a tutti i consiglieri regionali di lavorare immediatamente a una nuova proposta di legge che ripristini la perimetrazione originaria di 1.100 ettari, approvi il PAN e nomini un comitato di gestione. Non possiamo permettere che la bellezza e l’unicità del Borsacchio vengano cancellate“, conclude Marco Borgatti.