04 Settembre 2024 - 09:39:02
di Martina Colabianchi
Giovedì 5 settembre il Tribunale del Riesame dell’Aquila si pronuncerà sull’eventuale scarcerazione di Ali Irar e Mansour Doghmosh, due dei tre cittadini palestinesi arrestati dalla Procura dell’Aquila per l’accusa di associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Il terzo è Anan Yaeesh, arrestato lo scorso marzo e di cui Israele aveva chiesto l’estradizione, come per gli altri due, poi negata dalla Corte d’Appello dell’Aquila.
A luglio la Cassazione aveva deciso di annullare la richiesta del mandato di cattura per Ali e Mansour, rinviando l’ultima decisione per la loro scarcerazione, appunto, al Riesame dell’Aquila, mentre aveva confermato il carcere per Yaeesh.
I tre sono stati trasferiti in tre diverse località italiane “su pressioni del governo di Israele, con le solite accuse di essere “terroristi”, e con relativa richiesta di estradizione” secondo il Comitato Palestina L’Aquila che, proprio domani alle 10.30, si riunirà in un sit-in davanti al Tribunale dell’Aquila per manifestare la propria solidarietà agli arrestati.
“Invitiamo quindi tutte le persone e organizzazioni solidali con la causa palestinese ad essere presenti e fare pressioni affinchè questa ingiusta detenzione di due nostri concittadini venga annullata. Sono infatti 6 mesi che si trovano imprigionati con accuse palesemente inventate da uno Stato, quello di Israele, in guerra contro la Palestina e pluri-sanzionato dall’Onu“, scrivono gli attivisti.
“Alla luce inoltre degli ultimi sviluppi della guerra di aggressione di Israele verso la Cisgiordania – da cui provengono Anan, Ali e Mansour – chiediamo che venga riconosciuta loro la protezione internazionale e che venga applicato il diritto umanitario. Sappiamo tutti infatti che è in atto da quasi un anno una politica di sterminio di massa contro la popolazione arabo-palestinese di Gaza che sta diventando a tutti gli effetti un vero e proprio genocidio. Ma è da decenni che lo Stato di Israele tiene sotto occupazione militare quasi tutti i territori abitati dai palestinesi e sono proprio il diritto internazionale e l’Onu a riconoscere il diritto alla Resistenza dei popoli oppressi e sotto occupazione“.
“Quindi – proseguono – le accuse di terrorismo le rinviamo al mittente e chiediamo l’immediata liberazione di Alì e Mansour da parte del Tribunale del Riesame dell’Aquila. Chiediamo altresì la liberazione di Anan Yaeesh e la rottura di ogni rapporto diplomatico, economico e militare con lo Stato genocida di Israele da parte dell’Italia“.
“Diritto alla vita e alla libertà per Alì, Mansour, Anan e tutto il popolo palestinese sotto costante attacco militare da parte dello Stato di Israele!“, concludono.