04 Settembre 2024 - 11:30:55
di Redazione
Da oggi, fino al 31 dicembre prossimo, sarà possibile fare in farmacia, gratuitamente, previa valutazione del medico prescrittore, holter pressorio e cardiaco, elettrocardiogramma e vaccinazione covid oltre a monitoraggio di terapie per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco); a breve, inoltre, si potrà eseguire anche la ricerca del sangue occulto nelle feci.
E’ una nuova opportunità per gli utenti, denominata ‘farmacia di comunità’, che scaturisce da una delibera della Giunta regionale d’Abruzzo (n. 376 del 2024) finalizzata, in sostanza, a rendere più semplice l’accesso del cittadino ad alcune prestazioni e a ridurne le liste d’attesa.
L’iniziativa, avviata a titolo sperimentale, viene attuata in Abruzzo e nelle altre regioni d’Italia.
Nella Asl della provincia di L’Aquila hanno aderito al progetto 87 farmacie su un totale di 141. L’utente potrà fare gli esami indicati – holter pressorio e cardiaco, Ecg, vaccinazione covid, controllo terapie Bpco – presentando l’impegnativa, prescritta su ricetta rossa o ricetta bianca intestata, del medico di famiglia o del pediatra, senza necessità di prenotazione al Cup.
La nuova modalità di accesso, introdotta dalla Regione, è stata realizzata dalla direzione aziendale della Asl della provincia di L’Aquila, diretta dal manager Ferdinando Romano, nell’ottica di una ulteriore, costante agevolazione nella fruizione di servizi sanitari, soprattutto nelle aree interne.
La nuova opzione offerta ai cittadini ha l’obiettivo non solo di semplificare il canale di accesso dell’utenza per alcuni esami ma anche quello di consolidare le farmacie come parte integrante e qualificata della rete territoriale dei servizi sanitari.
Nel comprensorio della Asl 1 Abruzzo, delle 87 farmacie aderenti 40 sono urbane (situate in centri con più di 5.000 abitanti) e 47 rurali (ubicate in località con meno di 5.000). L’erogazione a titolo gratuito delle prestazioni indicate avrà particolare importanza nei centri della provincia più piccoli e periferici dove, generalmente, l’accesso alle prestazioni è meno agevole.
L’avvio della ‘farmacia di comunità’ rientra negli accordi presi in precedenza, a livello nazionale, tra governo, regioni, Federfarma e Conferservizi Assofarm per migliorare l’assistenza nel territorio.
I fondi per attuare l’iniziativa a titolo sperimentale ammontano a circa un milione e
200mila, stanziati per l’intera Regione.