Spesa pubblica, Sottanelli (Azione): “Debito e pensioni crescono, scuola e sicurezza continuano ad essere penalizzate”
07 Settembre 2024 - 17:36:20
“I nuovi dati sulla spesa pubblica italiana mostrano una realtà
allarmante che non può più essere ignorata. In soli cinque anni, la
spesa pubblica è aumentata del 40%, raggiungendo livelli insostenibili
per il nostro Paese. Questo aumento spropositato è in gran parte legato
a misure emergenziali introdotte durante la pandemia da Covid-19, che il
governo non ha ancora ridimensionato nonostante la fine dell’emergenza e
del bonus 110%. Questo dimostra l’incapacità di questo governo di
gestire la spesa pubblica in modo oculato e responsabile”. Queste le
parole di Giulio Sottanelli, deputato di Azione e Capogruppo in
Commissione Finanze, che continua: “Ma ciò che preoccupa ancor di più è
che gran parte della spesa pubblica continua a essere destinata al
debito pubblico e alle pensioni, mentre settori cruciali come la scuola,
la sanità e la sicurezza continuano ad essere penalizzati. In cinque
anni, le risorse dedicate all’istruzione sono diminuite del -10,5% in
termini reali, quelle per l’ordine pubblico e la sicurezza del -6,2% e
quelle per la sanità hanno un incremento così basso da non restare al
passo con inflazione e crescita del PIL. Inoltre, nessun intervento di
sostegno alle imprese e alle famiglie che ogni anno continuano a perdere
potere d’acquisto. Per capire la situazione finanziaria del nostro
Paese, basti pensare che i soli interessi sul debito pubblico costano
all’Italia quasi 70 miliardi di euro all’anno, una cifra che rappresenta
circa il 3,5% del PIL, cifra che è destinata ad aumentare a 103 miliardi
nel 2027, il 4,4% del PIL.”
allarmante che non può più essere ignorata. In soli cinque anni, la
spesa pubblica è aumentata del 40%, raggiungendo livelli insostenibili
per il nostro Paese. Questo aumento spropositato è in gran parte legato
a misure emergenziali introdotte durante la pandemia da Covid-19, che il
governo non ha ancora ridimensionato nonostante la fine dell’emergenza e
del bonus 110%. Questo dimostra l’incapacità di questo governo di
gestire la spesa pubblica in modo oculato e responsabile”. Queste le
parole di Giulio Sottanelli, deputato di Azione e Capogruppo in
Commissione Finanze, che continua: “Ma ciò che preoccupa ancor di più è
che gran parte della spesa pubblica continua a essere destinata al
debito pubblico e alle pensioni, mentre settori cruciali come la scuola,
la sanità e la sicurezza continuano ad essere penalizzati. In cinque
anni, le risorse dedicate all’istruzione sono diminuite del -10,5% in
termini reali, quelle per l’ordine pubblico e la sicurezza del -6,2% e
quelle per la sanità hanno un incremento così basso da non restare al
passo con inflazione e crescita del PIL. Inoltre, nessun intervento di
sostegno alle imprese e alle famiglie che ogni anno continuano a perdere
potere d’acquisto. Per capire la situazione finanziaria del nostro
Paese, basti pensare che i soli interessi sul debito pubblico costano
all’Italia quasi 70 miliardi di euro all’anno, una cifra che rappresenta
circa il 3,5% del PIL, cifra che è destinata ad aumentare a 103 miliardi
nel 2027, il 4,4% del PIL.”
“È fondamentale – conclude Sottanelli – avviare un piano straordinario
di razionalizzazione e efficientamento delle risorse pubbliche, che
ponga fine all’espansione incontrollata della spesa e punti a una
gestione responsabile delle finanze. La priorità dev’essere riportare
equilibrio nei conti, reinvestendo su settori chiave per la crescita e
la stabilità del Paese.”