19 Settembre 2024 - 11:53:30

di Redazione

“Non c’è alcun pericolo e le operazioni sono svolte in piena sicurezza”.

Dal Provveditorato alle Opere pubbliche di Lazio Abruzzo e Sardegna, stazione appaltante dell’intervento di demolizione dell’ex autoparco comunale, giungono rassicurazioni circa le operazioni di rimozione dell’amianto iniziate ieri.

A destare preoccupazione tra residenti e cittadini era stato un avviso affisso dalla ditta esecutrice dell’intervento, l’Ati Mic Srl- Rad Service, in cui si invitavano i cittadini a “non stendere abiti al di fuori delle abitazioni, di tenere ben chiuse porte e finestre e di non transitare nella vicinanza dell’area interessata dai lavori”, per una maggiore sicurezza.

L’avviso, inoltre, affisso martedì mattina, è stato rimosso il giorno seguente, ma nel frattempo, era già rimbalzato su tutti i social network.

Il Provveditorato, inoltre, nella giornata di ieri ha dato informazioni anche al sindaco Pierluigi Biondi circa le procedure e le modalità di rimozione dell’amianto in corso.

“Si tratta di un lavoro appaltato da tempo – commentano dal Provveditorato – Il Comune doveva sgomberare del materiale di proprietà in vari ambienti e queste operazioni sono state un po’ dilazionate nel tempo. Tra le altre cose, ci sono materiali che contengono amianto che vanno smaltiti. Questo è stato esplicitamente previsto nei requisiti in capo all’impresa appaltatrice che è una ditta solida, la Mic, ovvero Gravina, capogruppo dell’Ati“.

Quando sono stati avviati i lavori, alcuni dipendenti degli uffici vicini all’autoparco hanno manifestato preoccupazione, scrivendo alla Asl che ha rassicurato i lavoratori circa le procedure da svolgere.

E’ stato quindi apposto un avviso dalla ditta in cui, precauzionalmente, si consigliavano alla cittadinanza alcuni comportamenti da seguire, nonostante le operazioni, come precisato ieri dalla stessa Asl “si stiano svolgendo in totale sicurezza, con una corretta gestione delle operazioni di rimozione e bonifica”.

L’avviso, tuttavia, poi rimosso, ha generato l’effetto contrario tra i cittadini, che si sono preoccupati per eventuali conseguenze per la salute.

Dal Provveditorato, quindi rassicurano circa “le corrette operazioni di rimozione e la conseguente decisione di rimuovere l’avviso”.

“L’amianto è presente soltanto in alcune parti delle coperture dei capannoni, ma rispetto alla superficie in gioco è una percentuale minima”, concludono dal Provveditorato.