20 Settembre 2024 - 16:54:16
di Martina Colabianchi
Prosegue lo scontro politico a distanza scaturito dall’annuncio di una conferenza, a tema Italia coloniale, organizzata dall’associazione aquilana Piazza Fontesecco e in programma il prossimo 21 settembre al Palazzetto dei Nobili.
Il convegno dell’associazione culturale vicina a CasaPound, dal titolo “Italia coloniale – Il colonialismo italiano tra storia e leggenda nera“, prevede la presentazione del volume di Alberto Alpozzi che mira a fare luce su ciò che viene definito dai militanti il “lato oscuro” della narrazione sul colonialismo italiano, ritenuta parziale e faziosa.
Dopo l’ANPI della provincia dell’Aquila e Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, che lo avevano definito un evento pericolosamente revisionista di un periodo buio della nostra storia, e dopo che la consigliera comunale Simona Giannangeli ha invitato per lo stesso motivo a “rivoltarsi contro eventi simili“, anche il Partito Democratico attacca duramente l’iniziativa. Iniziativa che, patrocinata dal Comune dell’Aquila e inserita nel cartellone degli eventi estivi aquilani, si somma ad una serie di avvenimenti, legati sempre a CasaPound, che molto avevano fatto discutere: prima un evento, in piena Perdonanza, con protagonista una onlus legata agli ambienti dell’estrema destra, e poi la targa istituita in ricordo dell’uccisione del giovane di destra Sergio Ramelli.
“In una lettera in risposta a Luciano D’Amico, che si univa alla voce della città democratica chiedendo al sindaco di evitare di intitolare una targa a Ramelli e di ricordare, piuttosto, tutte le vittime del terrorismo, Biondi ha scritto che “sarebbe paradossale se riportassimo indietro di mezzo secolo le lancette della storia”, e ha poi aggiunto: “a ognuno di noi il compito di guardarsi dentro casa e denunciare ogni forma di simpatie o tolleranze verso atteggiamenti e posizioni politiche che sono state definitivamente espulse dal nostro sistema democratico”, scrivono in una nota il senatore Michele Fina, il segretario regionale Daniele Marinelli, il segretario della provincia dell’Aquila Francesco Piacente e Nello Avellani, segretario aquilano.
“Se non sono parole di circostanza, Biondi guardi dentro casa sua e prenda finalmente le distanze da CasaPound, un movimento che conosce bene essendone stato un iscritto, e che si dichiara apertamente neofascista, non mancando di rendersi protagonista di atti di violenza squadrista in giro per l’Italia. Biondi smetta di patrocinare e finanziare eventi revisionisti, vergognosi per la storia della città, – concludono i dem – e inizi con il ritirare, immediatamente, il patrocinio allo squallido evento di sabato 21 settembre“.
Dopo i numerosi attacchi politici, proprio l’associazione Piazza Fontesecco ha voluto rispondere in una nota, invitando gli esponenti della sinistra locale al dibattito.
“Ancora una volta, purtroppo, ci vediamo costretti a intervenire a mezzo stampa a fronte delle consuete e moleste polemiche montate dall’ANPI e da diversi esponenti della sinistra aquilana“, si legge.
“Le levate di scudi della sinistra locale contro ogni evento organizzato dalla nostra associazione cominciano a diventare una fastidiosa abitudine e necessitano di una replica chiara e decisa. Piazza Fontesecco, tanto per iniziare, è un’associazione culturale e non un movimento politico: asserire che Piazza Fontesecco è sovrapponibile a CasaPound Italia sarebbe come sostenere, ad esempio, che l’ANPI è una costola del PD. La nostra associazione si occupa di allestire conferenze e incontri che mirano ad arricchire l’offerta culturale della Città: i contenuti e le argomentazioni di tali eventi possono piacere o meno, ma si tratta appunto di cultura e su questa base vanno giudicati“. Così prosegue il comunicato dell’associazione che, seppur non sovrapponibile a CasaPound in quanto associazione culturale, ne condivide comunque i valori ed anche alcune iniziative, presenziando ad aventi del movimento politico.
“Per quanto concerne l’inserimento di alcune conferenze ideate dall’associazione Piazza Fontesecco nel programma estivo del Comune – prosegue il comunicato – non abbiamo fatto altro che rispondere a un avviso pubblico: le istanze pervenute sono state valutate da una commissione tecnica e i temi da noi prospettati evidentemente sono stati reputati attuali e interessanti, se è vero che – ad esempio – in queste stesse settimane il MAXXI L’Aquila propone la mostra intitolata “Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso” che affronta, pur se da una diversa angolazione, proprio la complessa eredità della presenza coloniale italiana in Africa“.
“Da ultimo – conclude la nota – occorre sottolineare che la nostra associazione non si è mai sottratta al confronto, come dimostrano anche gli inviti pubblici a partecipare all’incontro di sabato che lo stesso relatore Alberto Alpozzi ha fatto ai contestatori di queste ore allo scopo di rendere il dibattito ancor più stimolante. Siamo quasi certi che tali appelli cadranno nel vuoto, ma di sicuro – soggiunge Piazza Fontesecco – non possiamo più tollerare che gli eventi da noi organizzati siano messi all’indice solo perché i loro contenuti non sono graditi all’ANPI o a Rifondazione Comunista. State tranquilli, pertanto: la nostra attività seguiterà con o senza patrocini, perché siamo ben lontani dallo stile di chi – nel più classico dei ‘chiagni e fotti’ – dallo stesso governo che accusa di fascismo continua a percepire annualmente lauti contributi“.