25 Ottobre 2024 - 12:46:31

di Martina Colabianchi

Ogni intervista, ogni approfondimento, ogni ricostruzione storica e scientifica della vicenda del Gran Sasso, confermano – giorno dopo giorno – la necessità di riflettere, coinvolgere tutti gli attori interessati, informare con l’opinione pubblica: perché la scarsa trasparenza può generare sottovalutazione o allarmismo. Se non ci fosse stato l’intorbidimento delle acque (di cui tuttora si ignora la causa) si sarebbero avviati lavori di perforazione della montagna su cui ora molti esprimono seri dubbi, sia sulla reale utilità, sia (ed è grave) sulla possibile pericolosità“.

Così, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci in merito ai lavori che avrebbero dovuto interessare, dallo scorso 14 ottobre, il traforo del Gran Sasso per la messa in sicurezza dell’acquifero. Lavori che, come ricordato da Pietrucci, sono stati sospesi pochi giorni dopo a causa della rottura della ‘canala’ del collettore e per l’intorbidimento dell’acqua, eventi sui quali sono in corso verifiche per stabilire le cause e chi debba intervenire.

Per questo è stato giusto fermare tutto, riaprire il traffico autostradale sotto la galleria e, soprattutto, avviare un dibattito serio: sono in gioco il bene pubblico più prezioso di tutti, cioè l’acqua, il futuro del Laboratorio di Fisica Nucleare, un’arteria di comunicazione che unisce l’Italia attraverso l’appennino“, prosegue.

Questioni di valore nazionale, non locale – continua ancora Pietrucci -. Per questo serve avviare la procedura del Dibattito Pubblico. Per questo serve un calendario di riunioni della Commissione territorio che il presidente Di Matteo mi ha già assicurato di convocare, chiamando in audizione tutti i tecnici e i protagonisti scientifici e istituzionali. Per questo serve un confronto con i cittadini che la politica dovrà promuovere all’Aquila, a Teramo“, conclude.

Intanto, il Forum H2O annuncia un incontro pubblico a Teramo per il prossimo mercoledì 30 ottobre dove verranno “illustrati documenti inediti per spiegare cosa sta avvenendo e cosa, forse, accadrà tra autostrade e laboratori“. Al centro del dibattito, questa volta, la seconda fase dei lavori che riguardano la messa in sicurezza impiantistica e strutturale del traforo, di cui è titolare il commissario Marco Corsini.

Ad Agosto sollevammo per primi la questione delle 21 perforazioni volute dal Commissario Caputi contestando nel merito l’iniziativa – spiega Augusto De Sanctis del Forum H2O – Ora è necessario fare il punto  sull’altro progetto, quello proposto dal secondo Commissario che opera sul Gran Sasso Corsini, visto il tipo di lavorazioni previste, l’importo di 135 milioni di euro e la scadenza per realizzare gli interventi, il quarto trimestre 2025. La conferenza dei servizi è stata aperta a giugno scorso, il parco del Gran Sasso a settembre ha evidenziato palesi interferenze con l’acquifero ponendo alcuni paletti. In queste ore stiamo notificando un nostro duro intervento sollevando gravissime criticità anche rispetto al potenziale impatto futuro sul sistema di gestione delle acque potabili“.