25 Ottobre 2024 - 13:10:49
di Martina Colabianchi
“La risposta del sindaco dell’Aquila alla nostra denuncia sui preoccupanti indici di vulnerabilità delle scuole di competenza comunale è davvero sconcertante. Trattandosi di indici che ci sono stati forniti dagli uffici comunali, Biondi non ha potuto rispondere nel merito: è incontrovertibile, d’altra parte, che 11 edifici scolastici su 17 presentano indici di vulnerabilità insufficienti, lontani dalla soglia 0,6 che le norme indicano come minima per gli edifici esistenti che dovrebbero essere oggetto almeno di miglioramento sismico. È incontrovertibile, altresì, che gli indici degli edifici sono gli stessi del luglio 2017, allorquando Biondi si insediò come sindaco dell’Aquila“.
Così, in una nota, il Partito Democratico dell’Aquila risponde al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi che ieri, anche lui rispondendo a sua volta ai dem, aveva parlato di “superficialità” dei democratici nel parlare di sicurezza delle scuole, ribattendo ai dati forniti in conferenza stampa dai consiglieri di opposizione con quelli forniti dal settore Opere pubbliche, facendo il punto sull’avanzamento degli interventi che, quindi, starebbero procedendo a spron battuto.
I dati, forniti dai dem, riguardano gli indici di vulnerabilità delle scuole aquilane, delle quali 11 su 17 sarebbero sotto norma come nel 2017.
“Ciò significa che, in quasi 8 anni, – scrive il Pd – non è cambiato assolutamente nulla. Ciò significa che Biondi ha tradito le promesse che aveva fatto agli aquilani, avendo assicurato, nella campagna elettorale del 2017, che avrebbe in pochi mesi – già nel settembre di quell’anno – provveduto ad una ricognizione degli spazi pubblici disponibili per capire dove collocare gli studenti ospitati in scuole con indici di vulnerabilità sottosoglia. È scritto nero su bianco nel suo programma di mandato: consigliamo al sindaco di rileggerlo, ogni tanto“.
“Sono passati 8 anni: Biondi dovrebbe spiegare alle cittadine e ai cittadini come mai ha tradito quelle promesse. Biondi dovrebbe chiedere scusa. Ed invece, come sua abitudine, prova a buttarla in caciara, tra propaganda e populismo. La richiamata delibera di giunta comunale 356 del settembre 2019 – quasi cinque anni fa – con cui l’esecutivo aveva redatto una relazione sullo stato di vulnerabilità sismica delle scuole del territorio comunale, approvando di conseguenza un piano triennale di programmazione degli interventi, riportava esattamente gli stessi indici di vulnerabilità che abbiamo reso pubblici nei giorni scorsi, a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti; non è cambiato nulla. Anzi, a dire il vero in quella relazione mancavano alcuni edifici scolastici, guarda caso quelli che presentano gli indici di vulnerabilità più preoccupanti: come si intende procedere con questi edifici? Che interventi si intende mettere in campo?“.
“Su questo, Biondi non risponde perché non sa cosa rispondere – prosegue la nota – Eppure, la domanda è chiara, e la risposta sarebbe semplice se il sindaco avesse come priorità gli studenti e i lavoratori delle scuole comunali dell’Aquila: è in grado di indicare, accanto a ciascuno degli 11 plessi che sono sotto le soglie di vulnerabilità di 0.6, se è previsto un intervento, quando inizia e quando si conclude? Pare di no“.
“E dunque si annunciano, per l’ennesima volta, interventi “in fase di progettazione”, altri “in fase di appalto”, mescolando il mancato adeguamento degli edifici scolastici in funzione con gli interventi di ricostruzione delle scuole danneggiate dal sisma che, d’altra parte, sono in drammatico ritardo. E ci si dimentica di dire che gli interventi di cui si parla sono finanziati con risorse rese disponibili dai governi di centrosinistra: d’altra parte, da 8 anni Biondi sta governando con i fondi ottenuti dal centrosinistra, con la legge di Bilancio 2015 prima e con la legge di Bilancio 2020 poi, e può beneficiare, tra l’altro, anche delle risorse del Pnrr e del fondo complementare, anche queste frutto del lavoro del centrosinistra cui la destra di Meloni ha fatto fieramente opposizione“.
“La verità è questa: Biondi si è ritrovato risorse da spendere garantite da altri, ha potuto beneficiare di norme derogatorie che prima non c’erano, tanto che oggi è commissario straordinario per la ricostruzione dell’edilizia scolastica, eppure, a quasi 8 anni dal suo insediamento, la ricostruzione dell’edilizia scolastica è al palo e nulla si è fatto in termini di miglioramento sismico del patrimonio esistente“, proseguono i dem.
“Sono dati oggettivi. Prendersela con il Pd è davvero un tentativo goffo, e vergognoso, di scaricare le proprie responsabilità; Biondi governa la città dal luglio 2017: quando inizierà a rispondere del suo malgoverno, smettendola di dare la colpa a chi lo ha preceduto? Quando inizierà a rendere conto delle promesse scritte sul suo programma di mandato e mai rispettate?“.
“Addirittura, il sindaco dell’Aquila richiama la giunta provinciale guidata dalla consigliera Pezzopane vent’anni fa: visto che, tra le diverse cariche che sta cumulando sgomitando di qua e di là pur di avere un posto al sole, ha deciso di assumere anche quella di consigliere provinciale di opposizione, con un balzo indietro nel tempo al 2004, sarà nostra premura chiedere conto all’attuale presidente della Provincia Caruso, esponente del suo stesso partito, degli indici di vulnerabilità delle scuole di competenza provinciale“.
“Intanto, come annunciato in conferenza stampa, chiederemo la convocazione urgente della Terza commissione consiliare e presenteremo un ordine del giorno che impegni il sindaco, finalmente, a dare seguito agli impegni assunti e mai mantenuti con studentesse e studenti, con il corpo docente e con i lavoratori della scuola, partendo dalla presentazione di un piano di adeguamento sismico delle scuole, sanando un ritardo di 8 anni“, conclude il Pd aquilano.