25 Ottobre 2024 - 18:07:49
di Tommaso Cotellessa
La seconda commissione del Consiglio comunale aquilano ha espresso un “no” convinto ed unitario riguardo la costruzione di uno stabilimento di smaltimento e recupero fanghi nella zona di Sassa Scalo, così come in tutta l’area di pertinenza del comune dell’Aquila. Tale decisione, condivisa da tutte le parti politiche, aggiunge un nuovo tassello alla discussione relativa alla costruzione dell’impianto di trattamento fanghi da acque reflue civili, decisione quest’ultima che aveva già provocato lo sconcerto di numerosi cittadini, i quali avevano espresso la loro ferma contrarietà lamentando danni alla qualità della vita per coloro che risiedono nelle zone limitrofe all’area in cui l’impianto dovrebbe sorgere.
Chiamata ad esprimersi riguardo tale vicenda la seconda commissione, nel corso della seduta richiesta dai consiglieri d’opposizione Paolo Romano e Simona Giannangeli e da quelli di maggioranza Katia Persichetti e Livio Vittorini, ha audito i soggetti coinvolti in maniera primaria nella questione: i soggetti istituzionali, il comitato spontaneo per la tutela della zona ovest, l’Aduc di Preturo, la CGIL, la GSA, il Comune di Scoppito. ha espresso delle perplessità condivise.
Dalla seduta è emerso – come riferito dal presidente della II commissione Guglielmo Santella – una contrarietà condivisa riguardo la locazione dell’impianto di trattamento fanghi nella frazione di Sassa, così come in tutto il territorio aquilano. La commissione si è fatta dunque portatrice della proposta di collocare questo impianto al di fuori del territorio aquilano. Lunedì prossimo, 28 ottobre, il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione nella quale viene proposto un netto parere negativo riguardo la costruzione dell’impianto nel territorio del Comune dell’Aquila.
A supportare la necessità di un “no” forte e chiaro a tale intervento è il consigliere comunale Paolo Roamano, il quale sostiene con fermezza che nel territorio aquilano non vi sia alcuna zona adatta all’ubicazione di un impianto di questo genere; “I rifiuti si trattano in zone dove le persone non vivono, lavorano, investono” queste le decise parole del consigliere.
C’è ora grande attesa per il Consiglio comunale di lunedì prossimo, nel frattempo il Comitato VIA della Regione Abruzzo ha inteso rinviare il giudizio sull’assoggettabilità richiedendo integrazioni documentali e prendendo in considerazione le osservazioni arrivate dal territorio e dai consiglieri comunali.
Nonostante ciò Romano assicura che l’approfondimento su tale tematica “non si fermerà neanche dopo il consiglio di lunedì, ma continuerà in seconda commissione così da dare attenzione, studio e monitoraggio alla vicenda. Si continuerà a dare voce all’istituzioni territoriali preposte, ai portatori di interesse diffuso e ai cittadini che vorranno dare un contributo“.