25 Ottobre 2024 - 17:29:03

di Tommaso Cotellessa

Pescocostanzo celebra l’inizio dei lavori di restauro dell’antico Eremo di Sant’Antonio, un luogo intriso di spiritualità situato nel cuore del suggestivo Bosco di Sant’Antonio. Questo intervento, reso possibile grazie ai fondi europei del programma Next GenerationEU, rappresenta un passo fondamentale per la comunità e un impegno concreto per la tutela del patrimonio religioso e culturale della zona.

La Diocesi, sotto la guida del Vescovo Mons. Michele Fusco, ha promosso un progetto ambizioso di restauro, elaborato e diretto dall’ingegnere Carmelo Panté. Il progetto prevede importanti interventi di consolidamento per mettere in sicurezza l’edificio e preservarne l’integrità: i locali adiacenti e le coperture saranno completamente risanati, garantendo una maggiore stabilità alla struttura e, in particolare, alla chiesa, che ha subito negli ultimi anni danni significativi, tra cui il crollo di una parte del tetto.

Ringraziamo il Signore per questa opportunità di restituire alla comunità un luogo così caro al cuore dei fedeli,” ha dichiarato Mons. Fusco. “L’Eremo di Sant’Antonio è un punto di riferimento per la nostra Diocesi, un luogo dove la fede si incontra con la natura, dove la storia si intreccia con la spiritualità. Con questo intervento, vogliamo non solo preservare un edificio, ma anche custodire la memoria di chi ci ha preceduto e trasmettere ai giovani la bellezza e il valore del nostro patrimonio.”

La devozione degli abitanti di Pescocostanzo per l’Eremo di Sant’Antonio è radicata e profonda, e il degrado della struttura, rischiava di far perdere per sempre un simbolo di fede per l’intera comunità. Grazie all’impegno congiunto della Diocesi, della Parrocchia e di tutti coloro che hanno contribuito, l’Eremo potrà essere restaurato e tornare a risplendere come luogo di preghiera e raccoglimento.

La realizzazione dei lavori, che ha ottenuto i necessari nulla-osta dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, dal Genio Civile e dal Comune di Pescocostanzo, è stata affidata all’Impresa Edile Roberto D’Eramo. Le attività dovrebbero concludersi entro marzo 2025, garantendo così al più presto la fruibilità del sito per i fedeli e i visitatori.

Questo intervento, oltre ad essere un’azione concreta di tutela del patrimonio culturale e religioso, rappresenta l’impegno della Diocesi di Sulmona-Valva nella valorizzazione dei propri beni ecclesiastici. La conservazione di luoghi come l’Eremo di Sant’Antonio è essenziale non solo per preservare la storia e la fede della comunità, ma anche per tramandare i valori della tradizione alle nuove generazioni.