31 Ottobre 2024 - 11:53:25

di Tommaso Cotellessa

L’autunno segna il ritorno dei pipistrelli nelle suggestive Grotte di Stiffe, uno spettacolo naturale che, quest’anno, è al centro di una nuova iniziativa di ricerca avviata dall’Azienda speciale Territorio e Cultura, insieme al Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi dell’Aquila.

La colonia di pipistrelli, composta da centinaia di rinolofi maggiori e minori, si rifugia nelle grotte per affrontare i mesi freddi, attratta dal clima interno, costante e ideale per l’ibernazione. Enrico Lunghi, ricercatore dell’Università dell’Aquila, ha spiegato che, anche se prossimi al periodo di riposo, questi mammiferi sono ancora attivi. “Durante la notte escono dalle grotte per nutrirsi, prediligendo gli insetti volanti, tra cui le zanzare – ha detto Lunghi – una funzione importante per l’equilibrio ambientale e per il contenimento di molte specie di insetti“.

L’autunno è anche la stagione dell’accoppiamento per i pipistrelli. Tuttavia, ha precisato Lunghi, “la fecondazione avviene solo al risveglio dall’ibernazione, in primavera, dopo un periodo di gestazione di alcune settimane”. I piccoli, che nascono a fine primavera o inizio estate, misurano solo pochi centimetri alla nascita.

Questi animali affascinanti, notturni per natura, sono in grado di orientarsi e cacciare grazie a una speciale struttura anatomica: ciò che a prima vista sembra un’ala è in realtà una mano modificata, dotata di un sistema di eco-localizzazione. Questo sistema a ultrasuoni permette loro di distinguere le prede, riconoscere l’ambiente circostante e comunicare tra loro, compensando una vista limitata.

Con l’arrivo dell’estate, i pipistrelli abbandonano le grotte per cercare nuovi rifugi. Ma durante l’autunno e l’inverno le Grotte di Stiffe offrono un’occasione unica per osservare da vicino queste creature: “Un’opportunità preziosa – ha dichiarato Lunghi – da cogliere con curiosità ma anche con discrezione, senza disturbare i pipistrelli nel loro habitat“.

Il progetto di studio rappresenta un passo importante per comprendere meglio queste specie e il loro ruolo nell’ecosistema, ricordando a tutti l’importanza di rispettare e proteggere anche le creature più piccole e misteriose che popolano il nostro ambiente.