06 Novembre 2024 - 17:56:19
di Martina Colabianchi
La Regione Abruzzo ha convocato un vertice con le organizzazioni sindacali per lo stabilimento L-Foundry di Avezzano che si occupa di produzione di memorie volatili e sensori d’immagine.
Lo fanno sapere le organizzazioni sindacali, sempre più preoccupate per il futuro della fabbrica marsicana. Questa mattina, sul tema, si è svolto un confronto nella sede del Comune di Avezzano.
“Dopo il vertice romano, vedremo ora se l’azienda sarà disponibile a rivedere le decisioni assunte“, afferma Elvira Simona De Sanctis della Fiom.
Intanto, dallo scorso 31 ottobre, gli operai hanno incrociato le braccia. Uno sciopero che si estende per nove giorni, fino al prossimo 11 novembre quando salterà l’intero turno lavorativo delle otto ore.
“Il territorio marsicano, già colpito da una crisi economica che interessa vari settori, non sarà in grado di ricollocare tali professionalità nel breve termine. Non possiamo inoltre non considerare che la crisi dell’automotive, aumenterà la difficoltà di ricollocazione e il numero di famiglie che dovranno vivere con minori entrate. Questa situazione non solo colpisce i lavoratori direttamente interessati, ma si ripercuote sull’intero tessuto sociale ed economico della nostra comunità“, sottolineano le organizzazioni sindacali.
In totale sono 130 gli operai che rischiano di rimanere senza lavoro a fine anno. Si tratta di interinali, reclutati con contratto a tempo determinato.
“Ho voluto esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori della L Foundry ma soprattutto ribadire l’impegno della Regione nel proseguire il percorso finalizzato a fornire risposte concrete per la salvaguardia dei posti di lavoro di un’azienda importante per il tessuto economico della Marsica e dell’Abruzzo – dichiara vicepresidente del Consiglio regionale Marianna Scoccia che questa mattina era presente al confronto che si è svolto nella sede del Comune di Avezzano -. Ho voluto essere presente oggi per ascoltare la voce delle maestranze e dei sindacati in occasione di un incontro che fa seguito a giorni di protesta caratterizzati da un clima di forti preoccupazioni. Di concerto con l’assessore regionale Tiziana Magnacca ho ribadito la presenza della Regione che, già da tempo, sta facendo la sua parte affrontando seriamente la questione al fine di salvaguardare una realtà occupazionale molto importante per tutto il territorio“.
M5S: “Posti di lavoro da difendere a ogni costo. Evitare rischio desertificazione industriale“
“Anche oggi abbiamo voluto essere al fianco di lavoratrici e lavoratori della LFoundry, in conferenza al Comune di Avezzano“.
Così, in una nota, il Gruppo Territoriale Avezzano-Marsica del Movimento 5 Stelle.
“Insieme alla nostra senatrice Gabriella Di Girolamo e ai nostri consiglieri regionali Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, continuiamo a seguire da vicino il destino delle 134 persone e delle relative famiglie trattate come “usa e getta”, in quanto lavoratori interinali ritenuti sacrificabili per primi. Questi dipendenti assunti dalle Agenzie vengono spesso definiti “precari”. In realtà si tratta di persone che lavorano nello stabilimento di Avezzano da oltre 10 anni: il primo di questi dipendenti è stato assunto 17 anni fa“.
“La Marsica non è la Cina ed Avezzano non è Shangai, dove le tutele del lavoro sono ben lontane da quelle garantite in Italia. Cittadini, Istituzioni e Politica devono tenere alta la guardia affinché i progetti di vita di uomini e donne della Marsica possano continuare ad essere realizzati attraverso il diritto al lavoro“.
“L’intero territorio deve mobilitarsi per difendere con le unghie e con i denti la più importante realtà industriale del territorio marsicano e dell’intera provincia aquilana. Neanche un posto di lavoro deve essere perso in un momento di già grave crisi economica“.
“Mentre il mondo si digitalizza e l’elettronica entra in ogni oggetto della nostra vita quotidiana, non possiamo pensare che una industria tecnologica come la LFoundry, ex Micron, debba lincenziare invece di assumere“.
“Ancora una volta manifestiamo la nostra più convinta solidarietà a lavoratrici e lavoratori e alle organizzazioni sindacaliFIM-CISL FIOM-CGIL, UILM-UIL e Rappresentanza Sindacale Unitaria (R.S.U.) che si stanno battendo per il diritto al lavoro in Marsica“.